L’Azienda Usl di Parma ha lanciato un progetto di pet therapy che coinvolge bambini e adolescenti, con un focus particolare sui più piccoli affetti da disturbi dello spettro autistico. La terapia assistita con gli animali, che proseguirà fino alla fine dell’anno, si svolge in tre servizi del distretto di Fidenza, coinvolgendo la Neuropsichiatria infanzia e adolescenza (NPIA), la Pediatria di comunità e il Punto prelievi pediatrico dell’ospedale di Vaio. Il progetto ha lo scopo di favorire la socializzazione, ridurre ansia e stress, e supportare i bambini nella gestione del dolore.
Pet therapy e spettro autistico
Un aspetto centrale del progetto riguarda un gruppo di 10 bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico seguiti dalla NPIA di Fidenza. Il percorso, chiamato “Coccole e Code: pet therapy per il benessere dei bambini“, si integra con le attività educative esistenti, puntando a migliorare le abilità comunicative, sociali e motorie dei piccoli partecipanti.
Il contatto con gli animali aiuta a sviluppare autoregolazione emotiva, favorendo la fiducia in sé stessi. Gli incontri si svolgono con l’assistenza di operatori specializzati dell’associazione La Collina dei Ciuchini e una logopedista dell’Azienda Usl.
Un supporto contro la paura delle punture
Il progetto si estende anche alla Pediatria di comunità di Fidenza e al Punto prelievi dell’ospedale di Vaio, dove l’obiettivo principale è ridurre il trauma e la paura dei bambini durante vaccinazioni e prelievi di sangue. Questi momenti, solitamente associati a dolore e ansia, possono diventare meno traumatici grazie alla presenza degli animali.
Circa 120 bambini partecipano al programma nei sei mesi previsti, ricevendo supporto sia prima che dopo il trattamento. Il contatto con gli animali contribuisce a rilassare i piccoli pazienti, integrandosi con altre modalità di gestione del dolore, come l’uso di vibrazioni calmanti e la crema anestetica. Il personale sanitario, inoltre, crea un ambiente disteso, completato da musica rilassante e attività come le bolle di sapone.
“La paura aumenta la percezione del dolore” sottolinea la responsabile del servizio di Pediatria di comunità del distretto di Fidenza Kaltra Skenderaj. “Abbiamo osservato che grazie alla pet therapy i bambini affrontano il momento dell’iniezione o del prelievo con maggiore serenità. Un ambiente positivo aiuta a vivere la vaccinazione come un momento meno traumatico”.
Un progetto con il supporto degli amici a quattro zampe
L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con l’associazione La Collina dei Ciuchini, che fornisce animali certificati e addestrati per la pet therapy. I protagonisti di questo progetto sono sei amici a quattro zampe, tra cui cani di razze come il pastore australiano, il labrador retriever, il parson terrier, il cocker spaniel e una gatta. Questi animali, oltre a portare sollievo emotivo, svolgono un ruolo fondamentale nell’integrazione del trattamento terapeutico, creando un ambiente di fiducia e tranquillità per i bambini coinvolti.
