«È l’ultima frontiera nel campo dei trapianti di cornea e siamo orgogliosi di averlo eseguito in Fondazione Bietti» dichiara la Dott.ssa Angela Mastromatteo annunciando l’impianto di un endotelio artificiale alla Fondazione IRCCS G.B. Bietti di cui è Direttrice Sanitaria dal 2020. L’intervento è stato eseguito su una donna di 74 anni già operata per glaucoma e sulla quale precedentemente erano falliti tre impianti di cornea. L’IRCCS Fondazione Bietti uno dei primi centri in Italia nei quali sia stata impiegata questa nuova tecnica.
L’edema corneale
«L’intervento – prosegue il Dott. Domenico Schiano Lomoriello, Responsabile della UOS Cornea – è consistito nell’inserimento di una superficie polimerica in sostituzione dell’endotelio corneale del paziente per risolvere l’edema corneale. Questa condizione vede un eccessivo accumulo di liquido nella cornea, il che la rende opaca e compromette la vista».
Le cause dell’edema corneale sono legate a un’alterazione dell’endotelio, che è lo strato più interno della cornea. Questo tessuto svolge la funzione di una sorta di “pompa biologica” che mantiene la cornea disidratata e quindi trasparente. Le alterazioni possono essere di tipo primario, cioè ereditarie o dovute a un malfunzionamento delle cellule endoteliali che non riescono a svolgere la loro funzione, oppure di tipo secondario, ovvero provocate da eventi traumatici, fisici, chimici o chirurgici che danneggiano queste cellule, incapaci di rigenerarsi. La diagnosi si avvale di esami specifici come la biomicroscopia endoteliale, che analizza la struttura del tessuto, la tomografia corneale o l’OCT del segmento anteriore, utili a misurare lo spessore della cornea.
I benefici dell’endotelio artificiale
Sulla paziente l’intervento da donatore era già fallito tre volte. Il trapianto di cornea artificiale è, infatti, indicato nei casi in cui il trapianto di cornea da donatore sia ripetutamente fallito. «È un’eventualità abbastanza rara da quando è stato introdotto l’intervento di chirurgia endoteliale lamellare. Tuttavia, è abbastanza frequente nel caso di occhi complessi, che abbiano già subito numerosi interventi chirurgici, e soprattutto in caso di impianti valvolari per glaucoma oppure di occhi in cui sia presente olio di silicone in conseguenza di interventi sulla retina. Questi occhi possono essere soggetti a scompensi endoteliali ripetuti con fallimento del trapianto di cornea ‘naturale’. La vita media della cornea impiantata è di circa due anni» ha aggiunto Schiano.
L’endotelio artificiale è, invece, duraturo ed in genere ha un decorso post-operatorio agevole, con un costo del tessuto equiparabile all’intervento di trapianto naturale. La tecnica è stata introdotta in Italia nel dicembre 2022 a Bologna e, successivamente, a Brescia. A luglio 2025, il Policlinico Universitario Tor Vergata ha introdotto la procedura nel Lazio seguito a stretto giro dalla Fondazione IRCCS G.B. Bietti facendo della Regione la prima in Italia per numero di centri erogatori.