La Federazione delle Società Diabetologiche Italiane esprime grande soddisfazione per l’approvazione della prima legge al mondo per la prevenzione e la cura dell’obesità, riconosciuta come patologia cronica. In Italia, l’obesità interessa circa il 12% degli adulti. Se si guarda alla popolazione pediatrica, circa il 30% dei bambini è in sovrappeso o con obesità.
“Si tratta di un provvedimento di grande rilievo per la salute pubblica”, ha dichiarato la prof. Raffaella Buzzetti, Presidente FeSDI e Presidente SID. “Diabete ed obesità sono strettamente connessi, il diabete di tipo 2 è una delle principali emergenze sanitarie, e l’eccesso di peso ne aumenta in modo significativo il rischio e la gravità. La condizione che definiamo diabesità esprime bene questa interazione, che comporta conseguenze non solo cliniche ma anche sociali ed economiche per il nostro Paese”.
Bene, quindi, che le Legge punti su prevenzione, sulla formazione dei medici e dei pediatri e su un approccio strutturato per la presa in carico delle persone con obesità.
“Solo così sarà possibile intervenire precocemente, anche sul diabete, di cui l’obesità rappresenta il primo fattore di rischio, e migliorare la gestione e gli outcome di salute delle persone con obesità”, ha aggiunto il prof. Riccardo Candido, Presidente AMD e Past president FeSDI. “Siamo disponibili a collaborare con le Istituzioni e con gli altri professionisti sanitari, affinché questa legge diventi uno strumento concreto per ridurre l’impatto della cronicità e multicronicità garantendo un accesso equo e omogeneo alle cure su tutto il territorio nazionale”.
“Un ringraziamento particolare all’Onorevole Roberto Pella, promotore e convinto sostenitore di questo provvedimento, per l’impegno costante e la sensibilità dimostrata verso una delle sfide più urgenti per la salute dei cittadini”, hanno concluso i Presidenti.