È partito all’Istituto Superiore di Sanità (Iss) il corso “Formazione e Medicina Narrativa. Competenze, Leadership, Innovazione”, rivolto ai responsabili dei servizi di formazione delle Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliero-Universitarie e degli IRCCS italiani. L’iniziativa, promossa dal Laboratorio di Health Humanities del Centro Nazionale Malattie Rare dell’Iss in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN), si inserisce nel solco delle attività avviate con il progetto LIMeNar, dedicato agli ambiti applicativi delle Linee di indirizzo per la medicina narrativa in sanità.
Un percorso tra scienza, umanesimo e innovazione
Il corso, che si svolge tra attività in presenza, moduli online e project work di gruppo, punta a rafforzare le competenze progettuali di chi opera nella formazione continua, integrando la medicina narrativa come strumento di crescita professionale e organizzativa. In linea con la Direttiva Zangrillo del Ministro per la Pubblica Amministrazione, il percorso promuove una visione della formazione centrata sulla valorizzazione del capitale umano, sulla qualità delle relazioni e sull’innovazione dei modelli formativi.
Secondo le Linee di indirizzo dell’Iss del 2015, la medicina narrativa rappresenta un approccio capace di migliorare la comprensione dei vissuti dei pazienti e degli operatori, favorendo la collaborazione e la riflessione condivisa. Nel contesto del corso, diventa anche un metodo per sviluppare leadership educativa, competenze trasversali e consapevolezza relazionale.
Dalla formazione alla cultura organizzativa
I partecipanti elaboreranno progetti trasferibili nelle proprie realtà aziendali, utilizzando una piattaforma collaborativa come spazio di confronto, co-progettazione e scambio professionale. L’obiettivo è sostenere la costruzione di percorsi formativi innovativi, in grado di coniugare efficacia e centralità della persona nei contesti organizzativi.
“Da oltre quindici anni – ha dichiarato Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – il Laboratorio di Health Humanities promuove un approccio integrato alla salute, fondato sulla relazione e sulla contaminazione tra saperi scientifici, umanistici e artistici. Anche questo percorso guarda alla medicina narrativa come strumento trasversale per sviluppare cultura organizzativa”.
La medicina narrativa come leva per la performance pubblica
Per Marco Silano, direttore del Centro Nazionale Malattie Rare, il corso rappresenta “un’occasione per utilizzare la medicina narrativa come leva di sviluppo di progetti concreti, capaci di generare impatto nei contesti organizzativi e sostenere una cultura della performance pubblica”.
Sulla stessa linea, Marco Testa, presidente della SIMeN, evidenzia come “la medicina narrativa, applicata alla formazione, sia una risorsa preziosa per promuovere consapevolezza, connessione tra le persone e innovazione nei contesti sanitari, favorendo il passaggio da una logica basata sulle prestazioni a una fondata sulla relazione”.
