FNOMCeO, Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, ha presentato una relazione tecnica ai parlamentari delle Commissioni Affari sociali di Camera e Senato contenente una proposta di revisione del sistema dei Piani terapeutici. Il documento è elaborato in collaborazione con le principali società scientifiche mediche e si concentra sulla possibilità di una semplificazione prescrittiva per i farmaci soggetti a Piano terapeutico (PT) AIFA.
Una proposta di semplificazione graduale
Nel testo viene proposta una modifica operativa che consenta ai medici del Servizio sanitario nazionale di prescrivere alcuni farmaci soggetti a PT dopo un anno di monitoraggio clinico da parte dello specialista. L’obiettivo, si legge nel documento, è quello di “facilitare l’accesso alle terapie appropriate” e “alleggerire il carico amministrativo” sui pazienti e sul sistema sanitario.
Secondo i dati citati, attualmente sono 149 le molecole farmacologiche soggette a PT AIFA, per un totale di 943 specialità medicinali suddivise in 35 categorie terapeutiche. La maggior parte dei Piani è ancora in formato cartaceo, mentre solo una parte è accessibile digitalmente tramite piattaforme regionali.
Effetti potenziali sul SSN
Il documento sottolinea come la proposta potrebbe contribuire a ridurre i tempi di attesa per visite specialistiche, semplificare i percorsi di presa in carico del paziente e razionalizzare le risorse disponibili. Tra gli aspetti evidenziati, anche la possibilità di abbattere i costi indiretti sostenuti dai cittadini, spesso obbligati a spostamenti o visite aggiuntive per il solo rinnovo del PT.
La misura, secondo gli estensori del documento, potrebbe agevolare soprattutto i pazienti cronici o con patologie già ben controllate, per i quali la prosecuzione della terapia non richiede più un monitoraggio specialistico stretto.
L’iniziativa AIFA sulla revisione delle Note e dei PT
Nel testo si fa riferimento anche al tavolo tecnico recentemente avviato da AIFA per la revisione delle Note e dei Piani terapeutici, un processo già in corso che mira alla semplificazione normativa e all’aggiornamento delle modalità di prescrizione.
FNOMCeO e le società scientifiche coinvolte hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa, ritenendola “coerente con le esigenze cliniche” e “orientata a una medicina di precisione più accessibile”.
Il ruolo del medico di medicina generale
Un altro punto centrale della proposta riguarda la valorizzazione della figura del medico di medicina generale, che secondo il documento potrebbe assumere un ruolo più ampio nella gestione farmacologica dei pazienti, in continuità con le indicazioni dello specialista.
Il superamento dei vincoli prescrittivi, si legge, non intende ridurre il controllo clinico, ma “redistribuirlo in maniera più razionale” lungo il percorso assistenziale, puntando su una maggiore integrazione tra professionisti.