Nell’anno accademico 2024/2025, secondo i dati provvisori dell’Anagrafe nazionale degli studenti universitari, le immatricolazioni sono cresciute complessivamente del 5,3%. Le professioni sanitarie e l’area agro-veterinaria rappresentano il 18,4% del totale, posizionandosi al terzo posto per numero di nuovi iscritti nelle Università. Di questi, due su tre hanno scelto percorsi legati all’ambito medico-sanitario o farmaceutico.
Una tendenza consolidata nel tempo
L’incremento dell’interesse per le professioni sanitarie non è un fenomeno recente: dal 2000 al 2024, le immatricolazioni nelle Università nell’area sanitaria e agro-veterinaria sono aumentate del 63,2%, una crescita superiore persino a quella registrata nell’area STEM (+42,8%). Il gruppo medico-sanitario e farmaceutico, in particolare, ha segnato un +48,6%, con una crescita più marcata tra le studentesse (+52,8%) rispetto ai colleghi maschi (+38,8%).
Le università con vocazione sanitaria si distinguono
Tra gli atenei non statali di piccole dimensioni, il Campus Bio-Medico di Roma si posiziona al terzo posto nella classifica generale con un punteggio di 86,8, grazie alla qualità dell’offerta formativa in ambito sanitario e alla solidità dei percorsi clinici. Le università private con orientamento sanitario confermano performance di alto livello: la Libera Università di Bolzano è prima tra i piccoli atenei non statali con un punteggio di 95,2, seguita dall’Università Europea di Roma (87,0) e dal Campus Bio-Medico.
Farmacia: Tor Vergata guida la classifica
Nel ranking dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia e Farmacia Industriale, l’Università di Roma Tor Vergata ottiene il punteggio più alto (109,0), precedendo Torino (104,0) e Pavia (101,5). Seguono Trieste e Modena-Reggio Emilia. L’ateneo romano primeggia anche nei parametri relativi alla progressione di carriera e ai rapporti internazionali, confermando l’eccellenza del proprio corso.
Le università statali e l’offerta sanitaria
Negli atenei statali di grandi e grandissime dimensioni, la formazione sanitaria si conferma un punto di forza. Le università con la più ampia offerta formativa in Medicina — come Padova, Bologna, Pisa, La Sapienza di Roma, Milano Statale e Firenze — occupano stabilmente le prime posizioni della classifica generale. Nei grandi atenei, La Sapienza mantiene una posizione di vertice, a conferma dell’importanza strategica della didattica medico-sanitaria nel sistema universitario italiano.
Una risposta alla domanda di professionisti della salute
L’espansione dei corsi di laurea in Medicina, Farmacia, Infermieristica e nelle professioni sanitarie tecniche rappresenta una risposta concreta alla crescente esigenza di professionisti qualificati nel sistema sanitario nazionale. I dati raccolti dal Censis delineano un panorama in cui l’area sanitaria non solo cresce numericamente, ma si afferma anche per la qualità della formazione offerta, contribuendo a rafforzare il legame tra università e mondo del lavoro nel settore della salute.