La riforma dell’accertamento della disabilità rappresenta una svolta importante nel sistema di welfare italiano. Attraverso una sperimentazione graduale, l’INPS mira a semplificare le procedure, ridurre gli adempimenti e garantire maggiore equità. Dopo una prima fase già avviata, il 30 settembre 2025 prenderà avvio il secondo step, che allargherà il campo d’azione a nuove province. Questo processo non riguarda solo aspetti amministrativi, ma riflette anche la volontà di costruire un modello di inclusione più moderno e uniforme sul territorio nazionale.
La seconda fase della sperimentazione
L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento.
Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità, con la sola trasmissione telematica all’INPS del certificato medico introduttivo, senza necessità di ulteriori adempimenti o domande. Con questa innovazione, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento della disabilità, semplificando l’iter burocratico e garantendo una maggiore rapidità nella gestione delle pratiche.
A partire dal 30 settembre 2025, nelle province coinvolte nella seconda fase sperimentale (Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza) il certificato medico introduttivo sarà l’unico strumento valido per avviare il procedimento di riconoscimento della condizione di disabilità. Le procedure già avviate con i certificati precedenti dovranno essere completate entro il 29 settembre 2025. L’INPS conferma il proprio impegno nel garantire un processo di accertamento della disabilità equo, trasparente e semplificato, in linea con gli obiettivi di modernizzazione e inclusività previsti dalla Riforma.
Le basi e gli obiettivi della Riforma
La Riforma nasce dalla legge 227/2021, che ha delegato al Governo il compito di ridisegnare il sistema di accertamento della disabilità, tradotta poi nel decreto legislativo 62/2024. L’intento è superare procedure complesse e frammentate, introducendo un modello unitario gestito direttamente dall’INPS.
Il nuovo impianto prevede che il procedimento si avvii con la sola certificazione medica telematica, senza ulteriori domande. A livello sperimentale, le province coinvolte nella prima fase sono state Brescia, Sassari e Bari, con un focus su alcune patologie specifiche, come disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettive e sindrome di Down. Questo approccio consente di testare la capacità del sistema di rispondere a bisogni complessi. Gli obiettivi principali sono chiari: garantire maggiore uniformità territoriale, ridurre tempi e burocrazia, rafforzare la tutela dei diritti e promuovere una presa in carico personalizzata. La fase di sperimentazione serve a valutare criticità e soluzioni, con l’obiettivo di arrivare a una piena applicazione su scala nazionale.