Calano i casi ma non il pericolo del morbillo

Solo quattro paesi nel vecchio continente raggiungono la soglia del 95% di vaccinati che fa scattare l'immunità di gregge
Solo quattro paesi nell'Unione Europea raggiungono la soglia del 95% di vaccinati che fa scattare l'immunità di gregge

Nel bimestre luglio-agosto 2025, prosegue la diminuzione dei casi di morbillo rispetto ai mesi precedenti. Da quanto attesta il bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), sono stati riscontrati 28 casi a luglio e 12 ad agosto. Il virus continua, tuttavia, a circolare nel Paese, soprattutto tra giovani adulti non vaccinati e infatti nel 2025 l’età mediana dei casi è di 31 anni.

Il morbillo è estremamente contagioso: può persistere nell’aria e sulle superfici fino a due ore e una persona infetta può trasmetterlo già quattro giorni prima della comparsa dell’esantema. Come osservato anche a livello europeo, i tassi di notifica più elevati riguardano i lattanti fino a un anno e i bambini da 1 a 4 anni. Il principale contesto di trasmissione rimane quello familiare, seguito da ambienti sanitari e ospedalieri. Una quota non trascurabile dei casi è stata associata a viaggi internazionali.

Come proteggersi

La vaccinazione è l’unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze. Due dosi conferiscono una protezione di circa il 97%. Per prevenire la diffusione del virus e i focolai, è necessario raggiungere una copertura ≥95% con due dosi a tutti i livelli subnazionali. Oltre a rafforzare la vaccinazione pediatrica di routine, è fondamentale recuperare la copertura in adolescenti e adulti e assicurare che anche gli operatori sanitari suscettibili siano vaccinati, tutelando sé stessi e i pazienti più fragili. Prima dei viaggi internazionali, si raccomanda di verificare il proprio stato vaccinale.

Nei 12 mesi tra il 1° agosto 2024 e il 31 luglio 2025, 30 Paesi UE/SEE hanno notificato 11.943 casi di morbillo e 8 decessi: 5 in Romania, 2 in Francia e uno nei Paesi Bassi. Sebbene la quota di casi importati vari tra i Paesi, la maggior parte delle infezioni è stata acquisita tramite trasmissione locale. La copertura vaccinale resta sotto la soglia d’obiettivo: in Europa nel 2024 solo Cipro, Ungheria, Islanda e Portogallo hanno raggiunto il 95% per entrambe le dosi.

In Italia, la copertura per due dosi nei bambini di 5-6 anni di età nel 2023 era pari all’84,8%. Inoltre, nessuna Regione ha raggiunto il 95% di richiami per la seconda dose. Uno studio recente coordinato dall’ISS e dalla Fondazione Bruno Kessler pubblicato su The Lancet stima che quasi un italiano su dieci sia suscettibile al morbillo, cioè privo di protezione immunitaria contro il virus. I giovani adulti risultano particolarmente a rischio in molte regioni, anche dove le coperture pediatriche sono elevate.

A chi è consigliato il vaccino?

Il vaccino contro Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) è un vaccino vivo attenuato, altamente efficace e sicuro. Il calendario vaccinale prevede due dosi di vaccino MPR: la prima a 12 mesi di età, la seconda a 5-6 anni. È disponibile anche un vaccino combinato chiamato MPRV, che contiene sia il vaccino MPR che il vaccino antivaricella. Una singola dose di vaccino contro il morbillo, somministrata dai 12 mesi di età, ha un’efficacia molto elevata, stimata essere superiore al 95%. L’efficacia di due dosi sale a circa il 97%. La vaccinazione con MPR è obbligatoria fino ai 16 anni di età. Il vaccino è controindicato per le persone con immunodeficienza grave dovuta a malattia o trattamenti come, ad esempio, la terapia immunosoppressiva a lungo termine.

Quali sono i benefici e rischi della vaccinazione?

Un vaccino, come qualsiasi altro farmaco, è in grado di causare reazioni avverse. Tuttavia, il vaccino MPR ha un elevato profilo di sicurezza e il rischio della vaccinazione è di molto inferiore ai rischi della malattia. Prima dell’introduzione di programmi vaccinali estesi contro il morbillo negli anni 60, oltre 2 milioni di persone morivano ogni anno nel mondo a causa del morbillo. Fino al 30% dei casi sviluppa complicanze, tra cui la polmonite (un caso ogni 20), e l’encefalite (un caso su 1.000). Il decesso avviene in un caso ogni 1.000 circa. Recentemente il morbillo ha causato tre decessi negli USA. Inoltre, nella Regione Europea dell’OMS, nel 2024 sono morte 38 persone per complicanze dovute al morbillo. A livello mondiale è una delle cause più frequenti di decessi nei bambini piccoli.

Le reazioni avverse più frequenti sono quelle locali (es. gonfiore, arrossamento e dolore nel sito d’iniezione. La maggior parte delle reazioni sono lievi. Circa il 5-15% dei vaccinati può presentare febbre e esantema, che inizia circa 6-12 giorni dopo la vaccinazione e che dura, in genere, per uno o due giorni. Raramente possono presentarsi convulsioni febbrili (1/30.000) o una transitoria riduzione del numero delle piastrine (1/30.000), queste reazioni sono più frequenti in caso di malattia (es. trombocitopenia in 1 caso ogni 3.000). Altre complicanze includono dolori e infiammazione articolare (più frequenti negli adolescenti o adulti, soprattutto donne). Le reazioni gravi, come le gravi reazioni allergiche al vaccino sono molto rare e gli studi condotti hanno escluso qualsiasi relazione tra vaccino MPR e l’autismo.

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di Arrigo Bellelli

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