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Dall’inizio del 2025 l’Organizzazione Mondiale della Sanità registra una ripresa dei contagi e segnala la diffusione della variante NB.1.8.1, sotto osservazione per la sua crescente prevalenza.

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Sara Claro

Uno studio dell’Università della California esplora il legame tra social media e sintomi depressivi nei preadolescenti. Su 12.000 bambini tra i 9 e i 13 anni, in tre anni l’uso giornaliero dei social è passato da 7 a 73 minuti, con un aumento del 35% dei sintomi depressivi.

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Francesca Basso

Screening pediatrici, corsi HACCP obbligatori, un logo per i ristoranti gluten free e la Cabina di regia regionale: la Lombardia costruisce un sistema integrato per tutelare chi soffre di celiachia e combattere la discriminazione

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Eurosia Padula

Pubblicata la valutazione 2002-2022 del Centro Nazionale Trapianti: qualità elevata e risultati omogenei su tutto il territorio. Migliori esiti nel trapianto di rene da donatore vivente.

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Eurosia Padula

L'Italia è ancora molto lontana dall’obiettivo comunitario di copertura degli screening oncologici ad almeno il 90% della popolazione target

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Arrigo Bellelli

Nel 2024 la spesa per la sanità digitale ha raggiunto 2,47 miliardi di euro, segnando un aumento del 12% rispetto all'anno precedente.

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Sara Claro

La gonorrea è una malattia in costante ascesa nel paese, che ha visto il numero di casi triplicarsi dal 2012.

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Arrigo Bellelli

Dal 4 al 6 giugno 2025 torna il 16° Forum Nazionale Pharma promosso dalla Società Italiana di Farmacologia. Un dibattito sul presente e sul futuro del farmaco in Italia che riunirà accademia, istituzioni, clinici e industria per affrontare le sfide della regolazione, dell’innovazione e dell’evidenza scientifica in un contesto europeo in rapida evoluzione.

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Sara Claro

In Italia, quasi un milione di persone convivono con una disabilità dovuta ad ictus ischemico e il 75% di questi è un over 65. A Pietrasanta, in Versilia, l’incontro organizzato da Regione Toscana e Azienda USL TOSCANA nord ovest per sensibilizzare la cittadinanza.

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Arrigo Bellelli

Un nuovo studio pubblicato su Occupational & Environmental Medicine ha rilevato che le lunghe ore di lavoro possono alterare la struttura del cervello. A essere colpite sono le aree legate alla regolazione emotiva e alla funzione esecutiva.

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Francesca Basso
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