Durante l’evento Napoli Bees Square ‘Umanesimo digitale e sanità’, Pierino Di Silverio, Direttore del Centro Regionale Trapianti della Campania, ha messo al centro il rapporto tra la tecnologia, e la sua evoluzione, e la dimensione umana nella cura. Un dialogo che coinvolge non solo i medici, ma anche i cittadini e la loro fiducia nel sistema sanitario.
I trapianti come simbolo della connessione tra persone e tecnologia
“I trapianti rappresentano ciò che più di umano esista, in quanto è la raffigurazione della connessione tra l’essere umano e quello che invece concerne tutte le tecniche trapiantologiche e chirurgiche, quindi in stretta connessione” ha spiegato Di Silverio.
Nuove tecnologie e robotica: non un ostacolo, ma un ponte
Secondo Di Silverio, la trasformazione in atto non deve essere vissuta con timore, ma con consapevolezza e capacità di governo. “Oggi sono stati sviscerati tutti i quadri che possono mettere in coesistenza il lato umano, il lato professionale, il lato sanitario con quello che è strettamente inerente alle nuove tecnologie e le apparecchiature robotiche”.
L’innovazione, quindi, non deve snaturare la cura, ma rafforzarne la qualità e l’efficacia.
Il progresso gestito, non temuto
“In sostanza deve esistere una stretta interrelazione tra la cura e la tecnologia, non dobbiamo aver paura del progresso, ma gestirlo per aiutare in quel rapporto medico-paziente alla ricerca del quale siamo sempre più proiettati” ha concluso Di Silverio.