Con l’approvazione dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), l’insulina a somministrazione settimanale è oggi una realtà nel nostro Paese. L’Italia è la prima in Europa ad adottare questa soluzione, già accessibile in molte regioni, con copertura da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta di una novità destinata a semplificare la vita di oltre 1,3 milioni di italiani che già convivono con punture quotidiane, e una possibile svolta anche per chi dovrà iniziare la terapia nei prossimi anni.
Insulina settimanale: da 365 a 52 iniezioni l’anno
Ridurre la frequenza delle iniezioni da una al giorno a una alla settimana rappresenta un cambiamento rilevante nella vita di chi convive con il diabete. Secondo i dati, oltre il 90% dei pazienti esprime il desiderio di alleggerire il carico della terapia quotidiana, e questa nuova formulazione risponde a quel bisogno.
Perché l’insulina è fondamentale
L’insulina è un ormone necessario per la corretta assimilazione degli zuccheri. Nelle persone con diabete il corpo non riesce più a produrla o non ne produce a sufficienza, andando così a danneggiare cuore, reni, occhi e sistema nervoso. La somministrazione di insulina compensa la carenza ma il ritardo nell’avvio della terapia riguarda ancora un paziente su tre.
Maggiore aderenza e impatto ambientale
Inoltre, non tutti seguono con continuità le indicazioni riguardo alla posologia. Passare da 365 a 52 iniezioni l’anno favorisce la continuità nel seguire le terapie prescritte ma favorisce anche l’inizio di nuove terapie. Di conseguenza diminuisce le complicanze collegate al diabete. Ma ha anche un effetto positivo sull’ambiente perché riduce anche la produzione di rifiuti sanitari.