Obesità, un cittadino su tre non la considera ancora una malattia

Secondo l’indagine di Cittadinanzattiva e Federfarma, il 74% degli italiani si sente informato sul tema, ma persistono disinformazione, stigma e scarsa aderenza ai percorsi di cura
Secondo l’indagine di Cittadinanzattiva e Federfarma, il 74% degli italiani si sente informato sul tema, ma persistono disinformazione, stigma e scarsa aderenza ai percorsi di cura

Il 74,1% dei cittadini italiani si considera “abbastanza informato” (58,3%) o “molto informato” (15,8%) sul tema dell’obesità. Questo è quanto emerge dalla campagna Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme, l’indagine comune di Cittadinanzattiva e Federfarma. Il report propone una lettura integrata dell’obesità come patologia cronica e fenomeno sociale. L’obiettivo è fornire a decisori, professionisti e stakeholder strumenti operativi per migliorare prevenzione, presa in carico e continuità assistenziale, riducendo stigma e disuguaglianze. Il report indaga la consapevolezza dei cittadini sulle cause e i rischi dell’obesità, le percezioni sociali e le barriere all’accesso alle cure. Nel farlo evidenzia differenze di genere, età e territorio grazie ai dati raccolti con Federfarma, per orientare strategie comunicative e interventi mirati. Parallelamente, vengono analizzati i principali riferimenti del SSN: dai LEA fino alla Legge 741/2025, evidenziando le criticità legate all’attuazione normativa e ai sistemi di monitoraggio.

La campagna nasce per contrastare stereotipi e stigma, promuovendo un approccio di salute pubblica basato su corresponsabilità e inclusione. Il messaggio è di riconoscere l’obesità come malattia cronica, e di sottolineare la necessità di un’azione condivisa tra cittadini, istituzioni e professionisti. Gli obiettivi principali, infatti, sono aumentare la consapevolezza su cause e percorsi di cura, combattere la discriminazione, valorizzare la prossimità sanitaria e rafforzare la collaborazione tra territorio e specialisti. Ne sono un esempio le farmacie di comunità che, grazie alla loro accessibilità e al ruolo educativo, rappresentano un presidio fondamentale per l’ascolto, l’orientamento e la promozione dell’aderenza terapeutica, contribuendo a trasformare la sensibilizzazione in interventi concreti di prevenzione e cura.

I dati

l 50% degli intervistati ritiene che a causare l’obesità siano patologie associate o alterazioni metaboliche, mentre l’altra metà ritiene che dipenda da fattori psicologici o fattori ereditari. Ciò che stupisce è che oltre il 92% lega l’obesità agli eccessi alimentari e quasi il 90% ad inattività fisica. Rilevante, ancora, è il rapporto fra la percezione del proprio peso e la condizione reale: il 44,8% si considera normopeso, il 32,9% leggermente in sovrappeso, il 14,6% in sovrappeso e il 4,3% con obesità. Tuttavia, la valutazione dei parametri antropometrici ha rivelato che il 60% delle donne si trova in condizioni di sovrappeso o obesità (40,5% obese, 19,6% sovrappeso). Dati analoghi per il 60,2% degli uomini (35,6% obesi, 24,6% sovrappeso).

Per il 66,6% si tratta di una vera e propria malattia, per il 27,3% lo è solo in parte e il 6,2% non la ritiene tale. L’82,7% di chi la considera malattia ritiene sia importante affrontarla quanto altre patologie croniche. Il 46,7% pensa che in alcuni casi l’obesità sia più comune tra le persone in condizioni socio-economiche svantaggiate. L’obesità è percepita come fattore di rischio significativo per altre patologie, principalmente: cardiovascolari (90,1%), metaboliche (84%) e respiratorie (68,9%).

Circa metà degli intervistati ritiene che le persone con obesità abbiano bisogno di comprensione e supporto. Il 43,8% concorda che discriminazione ed emarginazione influiscono negativamente sulla gestione della condizione. Il 34,5% riconosce la discriminazione in vari contesti quali la scuola o il lavoro. Il 23,1% riconosce il forte pregiudizio sociale (chi è obeso o in sovrappeso è spesso percepito come pigro e demotivato). Circa un quarto delle persone che si dichiara in sovrappeso ha avviato una cura specifica, il 35,7% non lo ha mai fatto ed oltre il 33% ha abbandonato la cura poiché scoraggiato dalla mancanza di risultati o dalla difficoltà nel gestire le cure.

Le conclusioni dell’indagine

L’obesità è una condizione complessa che incide profondamente sulla qualità della vita e sulla sostenibilità del sistema sanitario, richiedendo strategie di prevenzione e cura efficaci e coordinate. Il riconoscimento legale dell’obesità come malattia cronica rappresenta un passaggio decisivo per garantire cure continuative e un approccio strutturato, basato su competenze multidisciplinari: supporto medico, nutrizionale, psicologico, farmacologico e, nei casi necessari, chirurgico. Tale riconoscimento consente l’inserimento dei pazienti in percorsi terapeutici efficaci e il riconoscimento del diritto all’assistenza. Trattare l’obesità come patologia e non come colpa personale contribuisce anche a superare stigma e discriminazioni, promuovendo un linguaggio più empatico e una visione fondata su evidenze scientifiche e responsabilità collettiva.

Gestire l’obesità come malattia cronica è essenziale anche per la sostenibilità economica del SSN, affrontarla precocemente permette di ridurre costi e disuguaglianze. L’inclusione nei LEA garantirebbe a tutti l’accesso a trattamenti specifici e appropriati, indipendentemente dalla condizione economica o territoriale. Infine, il riconoscimento istituzionale rafforza la necessità di una risposta integrata di sanità pubblica: educazione alimentare, promozione di stili di vita sani, urbanistica favorevole al movimento e politiche di prevenzione diffuse. È un atto di giustizia e responsabilità condivisa, volto a costruire una società più consapevole, equa e inclusiva. Verranno trattati questi temi nei tavoli Obesità, tra miti e cure e Educazione terapeutica, stigma e pregiudizio: il crocevia snodo dove si rafforzano o distruggono fiducia, aderenza ed outcome clinici a Welfair, la fiera del fare Sanità, a Fiera di Roma dal 4 al 7 novembre.

Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp

Ti potrebbe anche interessare:

di Arrigo Bellelli

ARTICOLI CORRELATI

Vedi tutti gli articoli della sezione:

Banner MAG 600x600px_Tavola disegno 1

Il 4-5-6-7 novembre 2025 questo e molti altri temi importanti per il futuro della sanità saranno al centro di Welfair, la fiera del fare Sanità a Fiera di Roma che riunisce gli esperti e le esperte di governance dell’intera filiera sanitaria.
Vedi programma.

Iscriviti gratuitamente e velocemente per partecipare

Cerca

Compila il form per scaricare il Libro bianco

ISCRIVITI