Garantire ai pazienti con Malattia di Parkinson un accesso omogeneo alle cure, superando la frammentazione dei servizi e assicurando continuità tra ospedale e territorio. Sono questi gli obiettivi del documento “Linee di indirizzo clinico-assistenziali per il trattamento della Malattia di Parkinson”, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’Organismo Toscano per il Governo Clinico. Le linee di indirizzo definiscono principi organizzativi e operativi a cui tutte le Aziende Sanitarie dovranno attenersi per garantire una presa in carico uniforme e integrata dei pazienti. Allo stesso tempo, valorizzano anche il contributo delle tecnologie digitali nella gestione della patologia.
Dalla diagnosi alle fasi avanzate: un percorso uniforme di cura
Il Parkinson è una patologia neurodegenerativa cronica e progressiva che compromette la qualità della vita di chi ne è affetto. Di conseguenza, richiede un’assistenza continua, multidisciplinare e coordinata. Le nuove linee guida nascono proprio con l’intento di garantire questo tipo di presa in carico totale, accompagnando il paziente lungo tutto il percorso: dal momento della diagnosi fino alle fasi avanzate della malattia.
Nello specifico, il documento sottolinea l’importanza dei centri di riferimento specialistici, i quali devono operare in stretta collaborazione con la medicina generale e tutte le professioni sanitarie coinvolte. Viene, poi, riservata particolare attenzione alla gestione della terapia farmacologica e dei trattamenti riabilitativi, integrati da cure che sfruttano le potenzialità degli strumenti digitali per il monitoraggio e la continuità dell’assistenza. Un altro aspetto importante nelle linee guida per il Parkinson è la pianificazione di percorsi di Progetto di Salute. Calibrati in base all’avanzamento della malattia nel paziente, sono capaci di integrare diverse dimensioni sanitarie e socio-assistenziali. Inoltre, il protocollo per il Parkinson prevede interventi rivolti ai caregiver elaborati in collaborazione con le associazioni dei pazienti e arriva a definire anche le linee guida nelle fasi conclusive e più delicate della malattia, come le cure palliative e il supporto nel fine vita.
Il paziente al centro
«La Toscana compie un passo importante per garantire a tutte le persone con Malattia di Parkinson un’assistenza omogenea, di qualità e centrata sui bisogni individuali» ha dichiarato il Presidente della Regione, Eugenio Giani. «Queste linee di indirizzo sono un atto che rafforza il nostro sistema sanitario, perché uniscono la competenza dei professionisti, l’esperienza delle associazioni e la capacità di costruire un modello di presa in carico integrato e vicino ai cittadini».
Anche l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini, ritiene che il protocollo avrà un ruolo fondamentale nel percorso di cura dei pazienti affetti da Parkinson. «Questa malattia, per la sua natura cronica e progressiva, richiede un percorso di cura che accompagni il paziente in tutte le fasi della vita. Con i nuovi PDTA di area vasta – continua – le Aziende Sanitarie saranno chiamate a garantire non solo la gestione clinica, ma anche il supporto riabilitativo, socio-assistenziale e psicologico, includendo strumenti digitali e innovativi. È un approccio che mette al centro la persona e la sua rete familiare, riconoscendo il valore del lavoro condiviso con le associazioni dei pazienti».