Secondo il Rapporto Meridiano Sanità pubblicato a novembre dal think tank Teha (The European House – Ambrosetti SPA), gli over 65, sebbene costituiscano circa il 25% della popolazione italiana, richiedono l’allocazione di oltre il 60% della spesa sanitaria nazionale. Questo dato assume particolare rilevanza alla luce delle dinamica demografica. Entro il 2050, un terzo della popolazione avrà più di 65 anni. Sebbene l’aumento dell’aspettativa di vita sia positivo sotto molti aspetti, questo scenario pone sfide cruciali per la sostenibilità del sistema sanitario ed economico.
Aumento della speranza di vita e la sfida della longevità
Nel 2024, la speranza di vita in Italia ha raggiunto gli 81,4 anni per gli uomini e gli 85,5 anni per le donne. Entro il 2050, l’aspettativa di vita aumenterà ulteriormente, con un netto innalzamento dell’età media, che supererà i 50 anni. Tuttavia, la crescita dell’età media porta con sé un inevitabile squilibrio tra la popolazione attiva e quella non attiva. Attualmente, la proporzione tra queste due categorie è di 3:2 ma, nel 2050, sarà di 1:1, con effetti diretti sulla produttività e sui sistemi previdenziali. L’invecchiamento porta con sé anche un aumento dei costi sanitari, poiché le persone anziane necessitano di cure e servizi sanitari più frequenti e prolungati.
Prevenzione e innovazione come leve per la sostenibilità
Durante la prima edizione dell’evento “Future – Economia, Longevità e Salute”, organizzato da Pfizer a Roma, esperti e istituzioni hanno discusso delle problematiche e delle soluzioni per affrontare questo scenario. Così il Sottosegretario al Ministero della Salute, Marcello Gemmato: “Il Governo e il Ministero della Salute vogliono promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini sulla prevenzione delle malattie, per garantire migliori esiti di salute e, al contempo, tutelare la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale”.
Gli esperti, tra cui Daniela Bianco, Partner di The European House – Ambrosetti, hanno evidenziato la necessità di un cambiamento di paradigma nelle politiche sanitarie. “Costruire una società longeva in buona salute è indispensabile per evitare squilibri economici. Serve un aumento degli investimenti in prevenzione e innovazione” ha dichiarato Bianco.
Un sistema sanitario più inclusivo e sostenibile
Il Rapporto Meridiano Sanità di Teha evidenzia la necessità di ripensare al sistema sanitario per affrontare la sfida dell’invecchiamento della popolazione. Gli investimenti nella prevenzione e nella ricerca, insieme all’innovazione nelle Life Sciences, sono le basi per costruire un sistema sanitario in grado di affrontare le nuove sfide demografiche. Le politiche pubbliche dovranno rispondere a questa esigenza, promuovendo non solo la cura delle malattie, ma anche interventi mirati a migliorare la qualità della vita e prevenire l’insorgenza di patologie.
La sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale
La sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale è uno dei temi più urgenti. L’incremento dei costi legato all’invecchiamento della popolazione e all’aumento delle malattie croniche richiede una riorganizzazione del sistema, con una maggiore attenzione alla prevenzione, all’innovazione e alla qualità dei servizi offerti. L’intervento delle istituzioni e la collaborazione con il settore privato saranno cruciali per affrontare la sfida della longevità in modo efficace e sostenibile.
Fonte: ANSA