Il monitoraggio a distanza del paziente fragile: l’obiettivo della Campania  

La Regione punta a 80.000 pazienti monitorati a distanza entro il 2026. Un ponte digitale tra medico e paziente. Così Saverio Losito (Xenia Reply): “Un cambiamento concreto per la sanità pubblica: la persona torna al centro grazie all’umanesimo digitale”

La Regione Campania sta innovando la gestione dei pazienti cronici e fragili grazie a un ambizioso piano di telemonitoraggio sanitario. L’obiettivo è arrivare a 30.000 pazienti monitorati a distanza entro la fine del 2025 e superare quota 80.000 entro il 2026. Si tratta di uno dei progetti di telemedicina più estesi in Italia, destinato a cambiare radicalmente il modo in cui i cittadini accedono alle cure e vengono seguiti sul territorio. 

“La telemedicina non è una soluzione futura, ma una realtà presente, concreta – afferma Saverio Losito, senior manager di Xenia Reply, creatrice del software Ticuro per il telemonitoraggio –. In Campania questo cambiamento è già in corso, con un impatto rilevante sulla vita dei pazienti e sul lavoro dei medici. Il sistema permette di seguire i pazienti da remoto, evitare ricoveri inutili, e ridurre gli accessi negli ambulatori, specialmente per chi ha difficoltà a spostarsi”. 

Una piattaforma per connettere medico e paziente 

La Regione Campania ha affidato, attraverso So.Re.Sa. Spa, la gestione tecnologica del progetto a Reply, attraverso una gara nazionale. La piattaforma utilizzata è Ticuro Reply, sviluppata da Xenia Reply, ed è già certificata come dispositivo medico. “Con Ticuro Reply offriamo alle aziende sanitarie e agli specialisti una soluzione semplice ed efficace per monitorare i pazienti da remoto – spiega Losito –. Il sistema è integrato con dispositivi medici e consente un controllo continuo, attraverso alert personalizzati e dashboard intuitive. Il paziente resta al centro, ma non è più obbligato a spostarsi fisicamente per ogni visita o controllo”. 

La stessa piattaforma è oggi adottata in oltre sei regioni italiane, e il numero dei pazienti coinvolti è destinato a crescere rapidamente nei prossimi anni. 

Umanesimo digitale: la tecnologia al servizio della cura 

Per Xenia Reply, però, la tecnologia è solo un mezzo. “Noi lo chiamiamo umanesimo digitale – sottolinea Losito –. Significa creare strumenti che aiutino a riavvicinare medico e paziente, e non a sostituire il rapporto umano. Il nostro obiettivo è facilitare, semplificare, ottimizzare la cura. Un medico con strumenti più rapidi può intervenire prima; un paziente seguito da casa si sente meno solo, più protetto”. 

Il modello che si sta costruendo in Campania è, secondo Losito, un esempio concreto di come l’innovazione possa migliorare la sanità pubblica, abbattere le disuguaglianze e rispondere in modo moderno ai bisogni di salute di un’intera popolazione. 

Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp

ARTICOLI CORRELATI

Vedi tutti gli articoli della sezione:

Vuoi contribuire alla discussione?

Cosa ne pensi di questo tema? Quali sono le tue esperienze in materia? Come possono divenire spunto di miglioramento? Scrivi qui ed entra a far parte di B-Sanità: una comunità libera di esperti ed esperte che mettono assieme le loro idee per portare le cure universali nel futuro.

Cerca

Compila il form per scaricare il Libro bianco

ISCRIVITI