Promuovere, valorizzare e sostenere la figura del caregiver familiare, cioè della persona che, nell’ambito domestico, si prende cura di un parente non autosufficiente. È questa la finalità della legge 55/2025 “Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare” appena promulgata dal Presidente Eugenio Giani e già approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 31 luglio scorso. Per l’attuazione della legge sono stanziati 175.000 euro annui fino al 2027, destinati ai servizi di supporto e ai progetti a favore dei caregiver.
La figura del caregiver
Prevalentemente la mansione del caregiver in Italia è svolta da donne fra i 55 e i 70 anni, specialmente partner del paziente. Tre caregiver su quattro sono coinvolti ogni giorno in attività di supporto, che nel 40% dei casi coprono l’intera giornata. Il caregiver familiare è sottoposto a enorme stress: due su tre riferiscono sintomi di stanchezza cronica, insonnia, depressione e irritabilità. Nonostante ciò, solo il9% ha ricevuto una formazione specifica sull’assistenza, che sarebbe utile per affrontare meglio anche gli aspetti legali e burocratici del ruolo. Queste cifre dimostrano il loro valore sanitario e sociale e le difficoltà in cui si ritrovano ad operare tali figure. Infatti, l’iniziativa toscana non è un unicum: anche l’ATS Bergamo ha attivato un progetto per supportare i caregiver familiari.
La legge della Toscana
La legge introduce principi chiave per il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare in Toscana, ritenendolo una figura di fondamentale importanza all’interno della rete del sistema di welfare. Nell’articolato viene evidenziato il ruolo del caregiver familiare quale componente informale della rete di assistenza che ruota intorno alla persona, coinvolto a pieno titolo nel sistema integrato dei servizi sociali e sanitari.
Oltre al riconoscimento del ruolo del caregiver come parte integrante del sistema di welfare regionale, la legge prevede il loro coinvolgimento nei percorsi di cura attraverso i progetti personalizzati di assistenza e di vita e l’implementazione di una rete di sostegno integrata tra servizi sociali, sanitari, enti locali, associazioni e Terzo settore. Verrà inoltre attivato un centro di ascolto regionale con servizio telefonico per orientamento, supporto e informazione. Infine, la Toscana promuoverà la conoscenza della figura del caregiver familiare, favorendo programmi di aggiornamento e iniziative di conciliazione vita-lavoro.
Le dichiarazioni di Presidente e Assessora
«Con questa legge – ha detto il presidente Giani – la Regione Toscana valorizza i caregiver familiari, donne e uomini che ogni giorno si prendono cura di un proprio caro con disabilità o non autosufficiente. Era importante inquadrare nella normativa regionale, in particolare nel rapporto con la rete dei servizi sociosanitari, una figura che in tante famiglie svolge un compito prezioso e difficile e lo fa in maniera gratuita e volontaria. Rafforziamo così il nostro impegno a sostegno delle famiglie e delle persone più fragili, offrendo loro strumenti reali di aiuto e di attenzione finalizzati anche a contrastare solitudine isolamento».
«Questa legge – ha concluso l’assessora al welfare Serena Spinelli – rappresenta un passaggio importante per far sì che questa figura, decisiva per la qualità di vita e il benessere della persona assistita, possa svolgere al meglio i suoi compiti, potendo contare sul supporto di tutti i soggetti sociali, sanitari e socio-sanitari con cui si trova a interagire».