Anoressia nervosa: 540mila donne colpite in Italia

Un nuovo studio italiano rivela l'importanza di marcatori chiave per un percorso riabilitativo personalizzato e dinamico, evidenziando la necessità di un approccio multidisciplinare e precoce per affrontare i disturbi alimentari che colpiscono oltre 3 milioni di persone.
anoressia nervosa
A tree growing on the side of a cliff at Kakamatua Park in West Auckland, New Zealand

In Italia, l’anoressia nervosa colpisce circa l’1% della popolazione, con il 90% dei casi riguardanti le donne, per un totale di oltre 540mila pazienti. Questo disturbo alimentare è solo uno dei più diffusi, insieme a bulimia e binge eating, che interessano oltre 3 milioni di persone.

Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla

Il 15 marzo si celebra la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla contro i Disturbi del Comportamento Alimentare. In Italia, oltre 3 milioni di persone soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA), tra cui anoressia e bulimia. I neuropsichiatri infantili (SINPIA) segnalano un aumento dei casi con esordio precoce, anche da 8-9 anni, e sottolineano la necessità di interventi specifici per l’età evolutiva.

Disturbi della Nutrizione e Alimentazione: un fenomeno in crescita

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione colpiscono oltre tre milioni e mezzo di persone in Italia, con circa 3.000 decessi all’anno. Sebbene possano manifestarsi in qualsiasi fascia di età, l’incidenza maggiore è tra le giovani donne. Negli ultimi anni si è registrato un aumento anche tra i maschi, che sviluppano disturbi come anoressia, bulimia, ortoressia e vigoressia.

La prevenzione, il trattamento e la riabilitazione dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione richiedono la collaborazione di un team multidisciplinare. Il dietista gioca un ruolo fondamentale nella riabilitazione alimentare e nell’educazione a stili di vita dietetici salutari. È essenziale prevenire l’insorgenza dei disturbi agendo sin dalla più tenera età con una corretta educazione alimentare che coinvolga bambini, famiglie e il contesto che li circonda.

Sintomi da non sottovalutare

I primi sintomi dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione compaiono sempre più precocemente, con diagnosi effettuate già tra gli otto e i nove anni. Tra i sintomi da non sottovalutare: restrizioni alimentari, introduzione di grandi quantità di liquidi dietetici, eccessivo esercizio fisico, preoccupazione per l’immagine corporea, irregolarità del ciclo mestruale e insonnia notturna.

L’importanza di affidarsi a professionisti esperti

È fondamentale rivolgersi sempre a professionisti esperti nel trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Troppo spesso diete stilate da non professionisti possono portare allo sviluppo di disturbi alimentari di tipo restrittivo. Un intervento precoce e adeguato è la chiave per affrontare con successo questi disturbi.

Lo Studio: pianificazione dinamica dell’assunzione di calorie e proteine

Uno studio del Centro per la cura dei disturbi alimentari di Villa Miralago e dell’Università di Milano evidenzia l’importanza di alcuni marcatori chiave nella riabilitazione nutrizionale dell’anoressia nervosa, tra cui peso, indice di massa corporea, composizione corporea e idratazione.

Condotto da Ileana Terruzzi ed Eugenia Dozio su 79 pazienti ricoverati per almeno sei mesi, lo studio ha analizzato l’evoluzione dei parametri antropometrici e corporei a inizio trattamento, dopo 3 e 6 mesi. I dati mostrano che l’apporto calorico favorisce il recupero della massa grassa, mentre l’assunzione proteica è essenziale per preservare la massa magra e supportare la rigenerazione cellulare.

I risultati sottolineano la necessità di un approccio nutrizionale dinamico e personalizzato, basato su marcatori avanzati. Una strategia flessibile e adattiva consente interventi mirati, migliorando il recupero dalla malnutrizione e integrando gli aspetti nutrizionali e psicologici nella gestione dei disturbi alimentari.

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