Un tempo gli errori in medicina derivavano principalmente dai limiti della conoscenza. Oggi, la conoscenza è così vasta che è difficile anche per il medico più competente richiamarla continuamente, incrociare i dati e applicare la combinazione giusta, nel momento giusto al paziente giusto. I Clinical Decision Support Systems (CDSS) rispondono a questa nuova sfida: aiutano a non dimenticare nulla di importante.
“I CDSS sono strumenti che, grazie ad algoritmi, clinical pathways e, in alcuni casi, i contributi testuali di migliaia di medici e ricercatori, aiutano i professionisti della salute a scegliere basandosi sulle informazioni più aggiornate della letteratura scientifica e della pratica clinica. In questo modo aumenta, in particolare, l’appropriatezza delle cure” spiega Micaela la Regina, Direttore S.C. Governo Clinico e Risk Management di ASL 5 Liguria. e medico internista con esperienza anche in PS che ha promosso e supervisionato l’introduzione dei CDSS nella ASL ligure, 5 anni fa.
Come funziona, in pratica, un CDSS?

“Il CDSS che impieghiamo è collegato alla cartella clinica elettronica. Il professionista sanitario può accedere ad entrambi gli strumenti e alle informazioni ivi racchiuse con un solo log-in. Faccio un esempio: paziente in Pronto Soccorso che manifesta sintomi della sindrome vertiginosa, una patologia particolarmente insidiosa perché richiede una diagnosi differenziale tra sindrome “periferica” e “centrale”: un bivio che apre la strada ad accertamenti e percorsi molto diversi. I CDSS aiutano a percorre tutti gli steps e in pochi minuti. L’effetto è uguale a quello che si avrebbe potendo accedere ad un consulto con uno specialista internazionale – gli stessi che contribuiscono a scrivere le informazioni del CDSS – ma in molto meno tempo”.
Il bilancio del CDSS all’ASL 5 Liguria, dopo 5 anni di impiego
“La crescita nell’impiego di questi sistemi è la prova di quanto gli operatori li trovino utili una volta sperimentati. L’incremento, solo nell’ultimo anno, è stato del 25%.
L’introduzione dei CDSS non è immediata: ha bisogno di essere supportata con incontri formativi e azioni di advocacy. Ma, una volta provati, il bacino degli utilizzatori si allarga.”
Appropriatezza, la chiave della sostenibilità del SSN
“Il più importante impatto dei CDSS è la crescita dell’appropriatezza. Nella letteratura recente l’incidenza dei trattamenti inappropriati scende dal 20 al 2 per cento con il supporto alla decisione clinica. Questo significa meno ritardi diagnostici o terapeutici e meno esami non necessari. È un crocevia non solo per la sicurezza delle cure, considerando l’invasività di alcuni esami diagnostici e il rischio di infezioni per i pazienti fragili, ma anche per la sostenibilità finanziaria del SSN e la riduzione delle liste di attesa. Se li abbracciamo in uno sguardo, ci rendiamo conto che i CDSS affrontano le tematiche e le criticità più importanti della sanità contemporanea”.
I CDSS come tutela per gli operatori
“Infine possiamo dire che, in caso di evento avverso, l’aver impiegato un CDSS è una tutela in più, perché conferma l’approfondimento clinico e l’aderenza alle indicazioni più aggiornate.
Non è vero il contrario, ovvero che la decisione dell’operatore di discostarsi dall’indicazione del CDSS possa essergli imputata. Come per le linee guida, è il caso singolo a determinare la scelta ed ogni medico o professionista sanitario può agire in deroga alle indicazioni ove riscontri una ragione clinica per farlo”.