Celiachia: una legge per riconoscerne la rilevanza sociale

Screening pediatrici, corsi HACCP obbligatori, un logo per i ristoranti gluten free e la Cabina di regia regionale: la Lombardia costruisce un sistema integrato per tutelare chi soffre di celiachia e combattere la discriminazione
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Un passo avanti importante per i diritti delle persone con celiachia. È quanto segna l’approvazione, all’unanimità, da parte del Consiglio regionale della Lombardia, della legge “Norme per il riconoscimento della rilevanza sociale della celiachia” (LCR40/2025), una normativa che va oltre la dimensione strettamente sanitaria della patologia e la colloca finalmente in un orizzonte sociale più ampio.

La legge, che ha trovato il sostegno trasversale di tutte le forze politiche e nasce nel contesto della Settimana mondiale della celiachia, si propone di garantire una reale inclusione delle persone celiache nella vita quotidiana. “È una norma ambiziosa e innovativa – sottolinea Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione Sostenibilità Sociale e primo firmatario – perché riconosce la celiachia come un fenomeno che incide non solo sulla salute, ma anche sul benessere relazionale, culturale e lavorativo dei cittadini”.

Una rete integrata di tutela

Il cuore della legge è la creazione di un sistema integrato di prevenzione e informazione, che passa per strumenti concreti: un registro regionale della celiachia, un logo dedicato per identificare bar, ristoranti e attività commerciali attenti all’alimentazione senza glutine, e percorsi formativi obbligatori per il personale che opera nel settore alimentare.

Come emerge dall’analisi del testo approvato il 20 maggio scorso, la Regione istituisce anche una Cabina di regia che, senza oneri aggiuntivi, coordinerà tutte le iniziative e sarà composta da rappresentanti istituzionali, esperti in educazione e sociosanità e associazioni dei pazienti. “Non è solo un’operazione sanitaria – precisa Federico Romani, presidente del Consiglio regionale – ma un riconoscimento della dignità sociale delle persone celiache e un impegno concreto contro la discriminazione, specialmente a scuola e nello sport”.

Attenzione ai più piccoli e ai luoghi di comunità

Particolare attenzione è rivolta ai bambini: la Lombardia sarà la prima regione italiana ad attivare screening pediatrici per la celiachia, finanziati con fondi aggiuntivi rispetto al milione di euro stanziato per il triennio 2025-2027. Inoltre, la legge richiama il ruolo centrale delle ATS, che effettueranno controlli periodici sul rispetto delle norme igienico-sanitarie e della corretta gestione degli alimenti senza glutine.

Un altro punto qualificante è la promozione della formazione specifica per gli operatori della ristorazione. “L’elenco regionale degli operatori formati – si legge nel testo – sarà aggiornato e consultabile sul sito della Giunta, per garantire la massima trasparenza e qualità del servizio”.

Il ruolo del terzo settore e la forza dell’informazione

Il provvedimento riconosce e valorizza il ruolo delle associazioni, degli oratori e delle realtà del terzo settore come attori fondamentali per un’inclusione vera e duratura delle persone celiache. La legge prevede campagne di informazione e sensibilizzazione, nonché la celebrazione, ogni anno, della Giornata mondiale della celiachia (16 maggio) con iniziative regionali mirate.

Celiachia: una condizione diffusa e spesso silente

Secondo i dati ufficiali, in Italia sono circa 700 mila le persone affette da celiachia, di cui oltre 150 mila in Lombardia. Tuttavia, si stima che solo un celiaco su tre sia realmente consapevole della propria condizione, con un incremento delle diagnosi del 20% negli ultimi cinque anni. Numeri che impongono un cambio di passo.

La legge regionale lombarda si inserisce in questa prospettiva, con un forte messaggio: la celiachia non deve più essere considerata un limite, ma una condizione da accogliere e tutelare in tutti gli spazi della vita pubblica e privata. Con l’istituzione di strumenti innovativi e un approccio che punta alla formazione, alla trasparenza e alla partecipazione, la Lombardia si candida a diventare un modello per l’Italia e l’Europa.

Nel Lazio

Il 4 giugno 2025 il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la Proposta di legge regionale n. 139 del 1° marzo 2024, concernente “Interventi a favore dei soggetti affetti dalla malattia celiaca e della sua variante dermatite erpetiforme”, con l’obiettivo di rafforzare e integrare i servizi e le tutele per i cittadini affetti da queste patologie, che richiedono una gestione sanitaria e alimentare specifica e continuativa.

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