Cure palliative precoci e simultanee: un nuovo modello integrato

In Toscana un modello integrato con ambulatori dedicati, telemedicina e Gruppi multidisciplinari per garantire cure palliative precoci e simultanee fin dalle prime fasi della malattia oncologica
cure palliative precoci e simultanee

Un nuovo approccio alla gestione della malattia oncologica avanzata prende forma in Toscana. La collaborazione tra l’Azienda Usl Toscana sud est e l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese ha portato alla pubblicazione di un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per le cure palliative precoci e simultanee. Questo documento rappresenta un passo avanti nell’organizzazione dell’assistenza, puntando a una maggiore integrazione tra ospedale e territorio.

Cure palliative precoci e multidisciplinarità

Il modello si basa sull’attivazione tempestiva delle cure palliative, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni dei pazienti già nelle fasi iniziali della malattia oncologica. L’approccio prevede un’organizzazione multidisciplinare che coinvolge oncologi, palliativisti, medici di medicina generale e altri specialisti. L’uso della telemedicina e la pianificazione condivisa delle cure sono elementi chiave di un percorso volto a migliorare la qualità di vita dei pazienti, rispettandone la dignità e le scelte.

Il ruolo dei Gruppi oncologici multidisciplinari

Un elemento centrale del PDTA è l’introduzione dei Gruppi oncologici multidisciplinari con focus sulle cure palliative (GOM-Cp), che consentono una valutazione precoce e coordinata dei bisogni clinici, favorendo il coinvolgimento attivo del paziente e del caregiver. La collaborazione tra équipe ospedaliere e territoriali permette di tradurre in pratica le linee guida più aggiornate, garantendo un’assistenza più efficace e personalizzata.

Un lavoro congiunto tra professionisti sanitari in Toscana

Il PDTA è il risultato di un lavoro congiunto tra professionisti sanitari di entrambe le aziende coinvolte, tra cui oncologi, specialisti in cure palliative, infermieri e dirigenti sanitari. Il documento si inserisce nel Piano Regionale Cure Palliative 2023-2026 e verrà implementato progressivamente su tutto il territorio dell’Area Vasta sud est.

Continuità assistenziale e integrazione tra ospedale e territorio

Le istituzioni sanitarie coinvolte sottolineano l’importanza di questo modello come esempio di integrazione tra sanità ospedaliera e territoriale. L’attivazione di un ambulatorio dedicato all’interno dell’ospedale Santa Maria alle Scotte consentirà di offrire consulenze palliative a pazienti ricoverati e in Day Hospital, facilitando la continuità assistenziale.

Un impegno per percorsi assistenziali più accessibili

L’iniziativa evidenzia l’impegno della sanità pubblica nel garantire percorsi assistenziali sempre più accessibili e personalizzati. L’obiettivo è rispondere alle esigenze dei pazienti oncologici con un approccio multidisciplinare. Questo modello di cura è orientato alla qualità della vita.

Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp

Ti potrebbe anche interessare:

ARTICOLI CORRELATI

Vedi tutti gli articoli della sezione:

Vuoi contribuire alla discussione?

Cosa ne pensi di questo tema? Quali sono le tue esperienze in materia? Come possono divenire spunto di miglioramento? Scrivi qui ed entra a far parte di FARESANiTÀ: una comunità libera di esperti ed esperte che mettono assieme le loro idee per portare le cure universali nel futuro.

Cerca

Compila il form per scaricare il Libro bianco

ISCRIVITI