Il Decreto-legge (DL) 95/2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 30 giugno, rappresenta un intervento che mira a dare una risposta alle questioni della sanità del nostro Paese. Come previsto per tutti i decreti-legge, il provvedimento dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, pena la sua decadenza. Le finalità del DL Economia sono il sostegno al sistema sanitario e alle imprese, la semplificazione amministrativa, il rafforzamento degli enti territoriali e la tutela sociale; in particolare, la definizione agevolata del payback sanitario rappresenta un passo concreto per disinnescare un contenzioso che si protrae da anni.
Il payback sanitario e la sua copertura
L’intervento più importante riguarda il cosiddetto payback sanitario, ossia il meccanismo previsto per il recupero delle eccedenze di spesa sanitaria da parte dello Stato. Cominciava a necessitare di particolare attenzione il payback legato ai dispositivi medici. Infatti, il tema ha generato numerosi contenziosi tra le aziende fornitrici e le pubbliche amministrazioni, con impatti rilevanti sul mercato dei dispositivi sanitari.
Il DL Economia prevede una definizione agevolata per la chiusura delle pendenze relative agli anni 2015-2018. Le aziende possono regolarizzare la propria posizione versando un importo pari al 25% delle somme dovute in relazione allo sfondamento dei tetti di spesa dei dispositivi medici per gli anni indicati. Il versamento deve avvenire entro 30 giorni dalla data di conversione in legge del decreto ed estingue ogni obbligazione residua relativa ai suddetti anni. Inoltre, preclude la possibilità di avviare o proseguire azioni giudiziarie da parte delle amministrazioni pubbliche. L’adesione alla definizione agevolata è facoltativa ma rappresenta un’opportunità per le imprese che desiderano chiudere definitivamente la questione ed evitare ulteriori contenziosi.
Per garantire il rispetto degli equilibri di bilancio degli enti territoriali derivanti dalla definizione agevolata il Governo ha previsto un fondo speciale. Lo stanziamento a favore di Regioni e Province autonome è pari a 360 milioni di euro. In aggiunta a questo, sono previsti contributi straordinari a favore degli enti territoriali che si trovano in situazioni di squilibrio finanziario.
Il Governo ha dichiarato che tale intervento non solo rappresenta una misura di sostegno alle imprese, ma contribuisce anche a stabilizzare il settore sanitario, garantendo continuità nell’approvvigionamento di dispositivi medici e favorita la programmazione delle politiche sanitarie regionali.
La proroga della Sugar Tax e il sostegno a imprese e territori
Un’altra misura che prevede il DL Economia è il rinvio dell’entrata in vigore della sugar tax: originariamente prevista per il 1° luglio 2025, viene posticipata al 1° gennaio 2026. L’imposta sulle bevande zuccherate è una misura finalizzata a contrastare i consumi eccessivi di bibite dolci, con evidenti implicazioni di salute pubblica. Ha sempre generato forti polemiche da parte del settore industriale per i possibili effetti su occupazione e competitività. La tassa, Tale proroga ha un impatto stimato di circa 142 milioni di euro in termini di minori entrate per l’anno 2025. La motivazione del rinvio è legata alla volontà del Governo di concedere ulteriore tempo alle imprese per adeguarsi, soprattutto in un contesto economico ancora fragile.
Il DL economia contiene anche interventi volti a sostenere le imprese e gli enti locali. Ci sono stanziamenti per il rafforzamento della liquidità delle imprese, in particolare di quelle attive in settori strategici come infrastrutture, energia e innovazione tecnologica. Il DL include anche misure per facilitare l’accesso al credito, in particolare alle PMI, e semplificazioni amministrative per accelerare l’attuazione infrastrutture già finanziate.
Tra le misure sociali si segnala l’incremento delle risorse destinate al sostegno delle famiglie a basso reddito. Ci sono nuove disposizioni per il potenziamento dei servizi socio-sanitari territoriali, anche in vista dell’attuazione delle riforme previste dal PNRR. Infine, nel DL ci sono incentivi per l’occupazione giovanile e misure che contrastano la dispersione scolastica, con particolare attenzione alle aree più svantaggiate del Paese.
Le reazioni delle associazioni al DL economia
«La conferma della norma sul payback dispositivi medici nel DL Economia rappresenta un primo passo per la progressiva risoluzione del payback per il pregresso e per il futuro». Così sottolineano in una nota Aforp Associazione Fornitori Ospedalieri, Confimi Industria Sanità, Confindustria Dispositivi Medici, Coordinamento filiera. «Ora, però, è altrettanto urgente poter continuare a lavorare di concerto con Parlamento e Governo per far sì che nel corso dell’esame di conversione siano inserite misure di tutela e di mitigazione dell’impatto sulle piccole e medie imprese, partendo da misure quali forme di dilazione di pagamento, garanzie per l’accesso al credito ed esenzione sotto una determinata soglia di fatturato. Questi elementi, già condivisi in sede di confronto con i ministeri dell’Economia e delle Finanze, della Salute e con i rappresentati delle Regioni in occasione delle riunioni del Tavolo Payback, sono essenziali per garantire la sostenibilità e la continuità operativa del settore» affermano le associazioni.
«Il contributo economico che il DL Economia prevede – dichiarano – dimostra la volontà politica di affrontare il tema superando l’attuale normativa per creare le basi di un confronto strutturato sulla governance del settore. Tuttavia, dopo questo segnale, è cruciale prevedere strumenti per permettere alle imprese di piccole dimensioni di gestire i pagamenti in maniera sostenibile».