Nel 2024 sono aumentati gli infortuni sul lavoro

La Relazione INAIL 2024 attesta un aumento delle malattie professionali e soprattutto degli incidenti in itinere.
infortuni sul lavoro

La Relazione Annuale redatta dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro offre uno spaccato esaustivo della situazione infortunistica in Italia, delineandone i punti di criticità. L’anno scorso sono state presentate circa 593 mila denunce di infortunio sul lavoro, segnando un lieve aumento dello 0,4% rispetto al 2023, quando erano state poco più di 590 mila. Il confronto con il 2019, ultimo anno pre-pandemico, rivela un calo generale degli infortuni. Le 514 mila denunce del 2024 rappresentano infatti un -8,5% rispetto al 2019, mentre i casi mortali risultano diminuiti del 3,9%.

Questa crescita è dovuta esclusivamente all’incremento delle denunce relative agli studenti, che registrano un aumento del 10,5%, mentre tra i lavoratori si osserva un calo dell’1%. Nel dettaglio, i lavoratori hanno presentato 515 mila denunce di infortunio, mentre gli studenti le rimanenti 78 mila. Le denunce di infortuni con esito mortale sono state complessivamente 1.202, solo una in più rispetto al 2023.

Le malattie professionali nel 2024 raggiungono il numero più alto dal triennio 1976-1978, superando le 88 mila denunce. Questo incremento non è necessariamente indice di peggioramento delle condizioni lavorative, quanto piuttosto di un miglioramento nella consapevolezza e nella capacità di individuazione e denuncia delle patologie professionali. Proprio per questo motivo a destare maggiore preoccupazione non sono i numeri delle malattie professionali ma quelli sugli infortuni.

Crescono gli infortuni fuori dal luogo di lavoro

Gli infortuni avvenuti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa sono diminuiti dell’1,9% rispetto al 2023, passando da circa 421 mila a poco più di 413 mila casi. Al contrario, gli infortuni cosiddetti “in itinere“, cioè che si verificano durante il tragitto casa-lavoro, sono cresciuti del 3,1%, superando la quota delle sei cifre. La maggioranza dei casi si concentra nei settori secondario e terziario (90.374, pari al 19,6% delle denunce totali), mentre nel primario l’incidenza è molto più bassa (6,5%), poiché spesso abitazione e luogo di lavoro coincidono. A livello geografico, il Nord rappresenta il 59,1% delle denunce, seguito dal Centro (23,2%) e dal Mezzogiorno (17,7%), con aumenti più significativi al Centro e nelle Isole.

Gli infortuni in itinere interessano in modo omogeneo tutte le fasce d’età, ma le denunce si concentrano soprattutto tra i 35 e i 64 anni. È rilevante anche l’aumento delle denunce tra i lavoratori stranieri (+9,7%), che rappresentano il 21,4% del totale dei casi. Circa il 70% degli infortuni si verifica su veicoli leggeri, mentre oltre un quarto riguarda motocicli, biciclette e monopattini. Gli incidenti che coinvolgono mezzi pesanti o mezzi pubblici risultano meno frequenti.

Un dato significativo è rappresentato dalla percentuale di infortuni avvenuti “fuori dall’azienda“, che nel 2024 raggiunge il 22,8% del totale, il valore più alto degli ultimi cinque anni. Si tratta di infortuni avvenuti durante il lavoro ma con mezzo di trasporto o durante il tragitto casa-lavoro. Anche i casi mortali riflettono questa tendenza: le denunce di infortuni mortali in occasione di lavoro sono diminuite del 3,5%, ma quelle in itinere sono cresciute del 10,2%. La quota di decessi avvenuti in itinere sul totale degli infortuni mortali è salita al 25,5%. Perciò, il numero complessivo dei decessi fuori dall’azienda al 42,3% del totale, dato secondo solo a quello del 2022.

La distribuzione dei casi per settore e territorio

Il comparto manifatturiero si conferma quello con il maggior numero di infortuni: il 24% del totale. A seguire ci sono costruzioni, sanità e assistenza sociale, trasporti e commercio. In particolare, il settore sanitario registra una forte diminuzione dei casi (-14,8%), effetto evidente del rientro progressivo dell’emergenza Covid-19 che nel 2020 aveva generato un picco senza precedenti.

Sul fronte dei casi mortali, il settore delle costruzioni rimane il più colpito, con 182 decessi, seguito da trasporti e comparto manifatturiero. Interessante notare anche il calo dei decessi tra i lavoratori stranieri (-6,5% rispetto al 2023), mentre cresce la loro incidenza sugli infortuni totali. Questo dato è un segnale della loro sempre maggiore presenza e del fatto che la loro è la categoria più esposta al rischio nello svolgimento del proprio lavoro, ad esempio nei campi sotto il caldo torrido di questa stagione.

Infine, emerge che la diminuzione degli infortuni è distribuita in modo disomogeneo a livello territoriale. Il calo è più marcato nelle regioni del Nord rispetto a quelle del Sud e delle Isole, dove il fenomeno appare più stabile. Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto si confermano le regioni con il numero più elevato di infortuni denunciati, mentre per quanto riguarda i casi mortali, il peso relativo delle regioni del Mezzogiorno è sensibilmente superiore rispetto al numero complessivo di infortuni.

Nel contesto internazionale, i dati Eurostat relativi al 2022, ultimo anno disponibile per il confronto, mostrano un’Italia in linea con i migliori standard europei in termini di sicurezza sul lavoro. I tassi standardizzati di incidenza infortunistica sono inferiori alla media UE, sia per gli infortuni mortali che non mortali. Tuttavia, si evidenzia come l’Italia, insieme a pochi altri Paesi, abbia considerato i contagi da Covid-19 come infortuni sul lavoro, contribuendo ad alterare i dati statistici per gli anni 2020 e 2021.

Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp

Ti potrebbe anche interessare:

ARTICOLI CORRELATI

Vedi tutti gli articoli della sezione:

Vuoi contribuire alla discussione?

Cosa ne pensi di questo tema? Quali sono le tue esperienze in materia? Come possono divenire spunto di miglioramento? Scrivi qui ed entra a far parte di B-Sanità: una comunità libera di esperti ed esperte che mettono assieme le loro idee per portare le cure universali nel futuro.

Cerca

Compila il form per scaricare il Libro bianco

ISCRIVITI