Tumori urologici in crescita: 87mila nuovi casi all’anno in Italia

Lotta ai tumori genito-urinari, tra nuove terapie, impatto sulla sessualità e speranze dall’intelligenza artificiale. Al congresso SIUrO il punto su diagnosi, cure e qualità della vita dei pazienti.
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Ogni anno in Italia vengono diagnosticati oltre 87.000 nuovi casi di tumori urologici, un dato in costante crescita che coinvolge pazienti di ogni età. Tuttavia, grazie ai progressi della medicina, la sopravvivenza a lungo termine migliora sensibilmente: oggi l’80% dei pazienti riesce a superare la malattia, soprattutto se individuata nelle fasi iniziali.

A evidenziare questi dati è il 35° Congresso nazionale della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO), che ha riunito oltre 250 specialisti per discutere approcci terapeutici sempre più efficaci e sostenibili contro le neoplasie urologiche.

L’impatto sulla sfera sessuale

Nonostante i progressi clinici, una delle sfide più complesse resta la gestione degli effetti collaterali, in particolare quelli che compromettono la sessualità e la qualità della vita. In alcuni tumori, come quello della vescica, l’impatto può essere significativo: oltre l’80% dei pazienti riferisce disturbi legati al desiderio, al dolore durante i rapporti o a problemi di erezione e orgasmo. Anche tra gli uomini colpiti da tumore alla prostata, più della metà lamenta un deterioramento della funzione sessuale.

Nuove soluzioni terapeutiche meno invasive

In risposta a queste criticità, la comunità scientifica sta orientando la ricerca verso trattamenti meno invasivi e più mirati, capaci di preservare non solo la vita ma anche la quotidianità dei pazienti. Un esempio è TAR-200, un innovativo dispositivo intravescicale che rilascia in modo controllato il chemioterapico gemcitabina direttamente nella vescica, con l’obiettivo di evitare interventi radicali come la cistectomia nei pazienti non rispondenti ai trattamenti standard.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella diagnosi

A dare ulteriore impulso all’innovazione è il crescente impiego di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, che permettono di elaborare dati clinici complessi e restituire diagnosi più precise e personalizzate. Strumenti digitali avanzati stanno già contribuendo a migliorare l’accuratezza nella rilevazione precoce delle neoplasie e a supportare i medici nella scelta dei percorsi terapeutici.

Non solo over 70: attenzione anche ai giovani

Se i tumori genito-urinari sono spesso associati alla fascia over 70, non mancano i casi tra i più giovani, soprattutto in relazione al tumore del testicolo, una forma meno diffusa ma altamente curabile. Anche in questi casi, la tempestività nella diagnosi rappresenta un fattore decisivo per la guarigione.

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di Sara Claro
4 Novembre, 2025

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