Un passo deciso in avanti nella prevenzione e nella riduzione delle disparità di accesso alla sanità. Dopo il successo della fase sperimentale (condotta in quattro ATS Lombarde con 83 farmacie coinvolte e oltre 500 dosi somministrate) la Giunta regionale della Lombardia ha esteso a tutte le province la possibilità di somministrare vaccini direttamente in farmacia. La sperimentazione, infatti, ha mostrato una buona adesione dei cittadini, nessuna criticità organizzativa e una riduzione delle disuguaglianze di accesso alla sanità.
Un presidio di salute di prossimità
«I farmacisti che vaccinano sono sempre di più» sottolinea Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia. «Quest’anno, oltre all’influenza e al Covid, abbiamo iniziato a occuparci anche della vaccinazione antipneumococcica, estesa ora a tutta la regione. Presto partiranno anche le vaccinazioni contro tetano e HPV, fondamentali per la prevenzione dei tumori».
Secondo la Presidente, l’estensione del modello vaccinale in tutte le province conferma la centralità della farmacia nel sistema sanitario regionale: «La farmacia – specifica Racca – è il primo punto di salute dove i cittadini trovano risposte. Significa evitare code, semplificare la vita delle persone e garantire un accesso rapido e diffuso alla prevenzione. Da sempre i cittadini apprezzano i servizi della farmacia e vorrebbero che fossero ancora di più».
Ridurre le disuguaglianze
Oltre a “semplificare” la vita, la possibilità di vaccinarsi in farmacia riduce notevolmente le disuguaglianze di accesso alle prestazioni sanitarie. «Pensiamo agli anziani, alle persone fragili o a chi non ha tempo per recarsi nei centri vaccinali» osserva la Presidente. «Con le farmacie vicine a casa, nessuno resta indietro. È un aiuto concreto per superare le disuguaglianze e rafforzare la sanità di prossimità, che Regione Lombardia ha voluto promuovere con coraggio».
«Si stanno facendo grandi passi avanti in questo senso proprio perché lo richiede la gente. La popolazione invecchia, i bisogni di salute aumentano e le farmacie rispondono investendo in nuove competenze, tecnologie e servizi. Ma non dimentichiamo mai la nostra missione originaria: il farmaco resta il cuore della nostra professione».
Prevenzione e alleanza con i cittadini
Secondo Racca, la fiducia che lega farmacista e cittadino è l’elemento che rende possibile questa evoluzione. «Il rapporto quotidiano ci permette di accompagnare le persone nelle loro scelte di salute. Che si tratti di una vaccinazione, di un controllo o di un consiglio terapeutico, il cittadino sa che in farmacia trova un punto di riferimento sicuro e vicino».
Un modello, quello lombardo, che oggi diventa esempio anche a livello nazionale. «Siamo orgogliosi – conclude la Presidente regionale di Federfarma – di aver contribuito a dimostrare quanto le farmacie possano fare per la prevenzione e per la salute pubblica. Con le nuove vaccinazioni estese a tutta la regione, rafforziamo il nostro impegno: essere sempre accanto ai cittadini, ogni giorno, con professionalità e prossimità».