Epatiti virali: 304 milioni di persone con infezione cronica e 1,3 milioni di decessi annuali nel mondo

I dati globali sulle epatiti virali mettono in evidenza l’urgenza di interventi di prevenzione e trattamento per ridurre il carico sanitario e la mortalità.
epatiti virali

Secondo i dati più recenti, circa 304 milioni di persone nel mondo convivono con un’infezione cronica da epatite virale, con una prevalenza che varia notevolmente tra le diverse regioni del globo. 

L’epatite B e l’epatite C sono le forme principali di epatite virale cronica, che possono evolvere in gravi complicazioni, come cirrosi epatica e carcinoma epatico. Queste infezioni sono un problema sanitario globale, con una particolare incidenza in alcune aree dell’Africa e dell’Asia, dove la prevalenza è significativamente più alta rispetto ad altre regioni.

La mortalità annuale per epatite virale

Ogni anno, le epatiti virali causano circa 1,3 milioni di decessi a livello mondiale. Questi decessi sono principalmente attribuibili a complicazioni avanzate della malattia, tra cui la cirrosi epatica e il carcinoma epatocellulare, che possono insorgere dopo anni di infezione cronica non trattata. La mortalità, tuttavia, potrebbe essere notevolmente ridotta se venissero attuate misure di prevenzione, diagnosi precoce e accesso a trattamenti efficaci, come quelli antivirali.

La trasmissione delle epatiti virali

Le modalità di trasmissione dell’epatite B e dell’epatite C sono legate principalmente al contatto con sangue infetto e a pratiche a rischio, come l’uso di aghi condivisi o la trasmissione verticale da madre a figlio. Queste modalità, insieme alla mancanza di accesso a servizi sanitari adeguati, contribuiscono alla continua diffusione dell’infezione. L’epatite B può essere prevenuta tramite vaccinazione, mentre per l’epatite C non esiste un vaccino, ma trattamenti antivirali diretti offrono soluzioni efficaci per eliminare il virus.

La sfida globale della prevenzione e del trattamento

Nonostante l’efficacia dei trattamenti antivirali per l’epatite C e la disponibilità di un vaccino per l’epatite B, l’accesso a cure adeguate rimane limitato, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito. Le politiche sanitarie globali devono mirare a garantire l’accesso universale a diagnosi, trattamenti e prevenzione, con un impegno costante per sensibilizzare la popolazione e combattere lo stigma legato a queste malattie.

Nel 2022 l’OMS ha lanciato una nuova strategia, affiancando all’obiettivo di eliminazione delle epatiti virali anche l’eliminazione di altre infezioni ad ampia diffusione, quali l’HIV e le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST). In accordo con la strategia dell’OMS, il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con le Regioni, le società scientifiche e le associazioni dei pazienti, stanno lavorando alla definizione di un Piano Nazionale d’Azione che propone una visione integrata per porre fine all’HIV, alle epatiti virali e alle infezioni sessualmente trasmesse (IST), attraverso strategie comuni e coordinate.

Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp

ARTICOLI CORRELATI

Vedi tutti gli articoli della sezione:

Vuoi contribuire alla discussione?

Cosa ne pensi di questo tema? Quali sono le tue esperienze in materia? Come possono divenire spunto di miglioramento? Scrivi qui ed entra a far parte di B-Sanità: una comunità libera di esperti ed esperte che mettono assieme le loro idee per portare le cure universali nel futuro.

Cerca

Compila il form per scaricare il Libro bianco

ISCRIVITI