Superare il “Digital Divide” e rendere i cittadini più autonomi nella gestione online della propria salute, riducendo le code agli sportelli URP e CUP e promuovendo una sanità più accessibile. Sono questi gli obiettivi della collaborazione tra l’ULLS9 Scaligera e il progetto “Punto Digitale Facile” che prevede l’apertura di due sportelli gratuiti, negli ospedali di Legnano e Bovolone, pensati proprio per accompagnare passo dopo passo i cittadini nel mondo della sanità digitale.

Il “Punto Digitale Facile”
Gli sportelli offriranno un supporto gratuito, pratico e personalizzato per aiutare i cittadini a gestire al meglio la propria salute online: dalla prenotazione delle visite fino alla gestione del Fascicolo Sanitario Elettronico, passando per l’installazione e l’utilizzo delle applicazioni sanitarie. L’obiettivo è un vantaggio sia per il cittadino che per il Sistema Sanitario Nazionale: ridurre le code, i tempi di attesa e, di conseguenza, la pressione sugli sportelli amministrativi.
L’iniziativa fa parte del progetto “Punto Digitale Facile”, promosso dal Comune di Bovolone con altri otto comuni della pianura veronese e che rientra nella Rete dei Servizi di Facilitazione Digitale avviata dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale e finanziata dal PNRR. Una rete, appunto, pensata per offrire supporto a chi, per età o scarsa dimestichezza con la tecnologia, fatica ad accedere ai servizi online, in particolare in ambito sanitario.
Per una sanità più accessibile

Accanto all’apertura degli sportelli, il progetto prevede anche l’organizzazione di eventi, incontri informativi e iniziative formative rivolti a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione a persone anziane, fragili o poco pratiche con la tecnologia. Questi incontri, previsti al momento solo in alcuni comuni della zona, hanno come obiettivo il rendere il digitale più accessibile, comprensibile e utile nella vita quotidiana: dalla gestione dei servizi sanitari online, alle pratiche con SPID, fino alla navigazione in sicurezza. «Un’iniziativa concreta per accompagnare i cittadini nel percorso di digitalizzazione della sanità» spiegano i promotori del progetto. «Così facendo, si favorisce l’autonomia, l’accesso ai servizi e un rapporto più consapevole con la propria salute».
