Il futuro della sanità nei territori insulari e periferici passa per l’innovazione tecnologica. È quanto emerso dal sesto congresso sulla transizione al digitale, che si è svolto il 20 settembre a Portoferraio, all’Isola d’Elba. Telemedicina, droni, piattaforme digitali e connessioni ad alta velocità stanno ridisegnando il concetto stesso di accessibilità alle cure, soprattutto in contesti difficili da raggiungere come le isole minori.
Tecnologia, organizzazione e persone al centro dell’innovazione
“Da lontano era un’isola – Telemedicina e droni: servizi intelligenti per una sanità aumentata” è il nome dell’evento, organizzato dall’Azienda USL Toscana nord ovest attraverso l’unità operativa complessa Transizione al digitale, diretta da Alessandro Iala, in collaborazione con l’Associazione nazionale sanitaria piccole isole (ANSPI). Alessandro Iala ha sottolineato come l’innovazione sanitaria sia il risultato dell’integrazione tra tecnologia, organizzazione e risorse umane: “La tecnologia è un supporto sempre più fondamentale alla mente umana per creare percorsi di cura dei pazienti”.
Esperienze concrete e sperimentazioni innovative
Durante la giornata sono stati presentati diversi casi concreti di trasformazione digitale già in atto in Toscana. Tra questi, il collegamento in tempo reale per televisite e telerefertazione con l’isola di Capraia, che permette consulti specialistici a distanza senza spostamenti, e l’utilizzo sperimentale di droni per il trasporto di beni sanitari nella provincia di Livorno. Importante anche l’integrazione con la piattaforma nazionale di telemedicina promossa da Agenas, adottata da alcune strutture sanitarie regionali.
Il premio Innovazione in Sanità 2025 e il progetto “Teddi”
Un momento significativo del congresso è stata la consegna del Premio Innovazione in Sanità 2025, assegnato al progetto “Teddi”, sviluppato dall’Unità di Oncologia Medica Day Hospital dell’Ospedale di Portoferraio. “Teddi”, acronimo di Terapia del dolore digitalizzata, è un’app per smartphone e tablet che consente ai pazienti oncologici di monitorare l’assunzione dei farmaci e comunicare con i medici sull’andamento del dolore in tempo reale. La dottoressa Elisa Biasco ha spiegato che si tratta di un diario digitale che permette modifiche tempestive alla terapia da remoto, migliorando la qualità della vita dei pazienti.