L’odontotecnico: figura qualificata ma non sostenuta

La categoria, altamente specializzata, sta cercando la piena riconoscenza a professionista sanitario ma la politica rimane immobile
La categoria, altamente specializzata, sta cercando la piena riconoscenza a professionista sanitario ma la politica rimane immobile

In un panorama sanitario spesso dominato dalle figure del medico e del chirurgo, esiste una professione sanitaria altrettanto cruciale ma troppo spesso ignorata: l’odontotecnico. Erroneamente ridotto al ruolo di mero “artigiano” da parte di singole associazioni di categoria e da dinamiche industriali, l’odontotecnico è invece il punto di connessione essenziale tra la scienza odontoiatrica e il benessere protesico, estetico e funzionale del paziente. Il suo lavoro non si limita alla produzione tecnica di dispositivi, ma rappresenta un elemento determinante per la riuscita clinica di ogni trattamento odontoiatrico.

Le competenze dell’odontotecnico

L’odontotecnico è una figura sanitaria altamente specializzata, la cui professionalità è il risultato di formazione, esperienza e continuo aggiornamento scientifico e tecnologico. La conoscenza dell’anatomia, della biologia, della morfologia dell’apparato masticatorio, della funzionalità dell’articolazione temporo-mandibolare, della micromeccanica, delle tecnologie dei materiali e della funzionalità occlusale è fondamentale per affrontare le tolleranze micrometriche, l’estetica naturale, la resistenza funzionale e la compatibilità biomeccanica: solo alcune delle variabili che l’odontotecnico gestisce quotidianamente.

Ogni dispositivo deve rispettare criteri di biocompatibilità, occlusione, funzionalità articolare e armonia cromatica, in un equilibrio tra funzione masticatoria e bellezza naturale. In un’epoca in cui l’industria propone dispositivi prodotti in serie, spesso sprovvisti di personalizzazione e controllo clinico, il lavoro dell’odontotecnico rappresenta la garanzia di un approccio sanitario individualizzato e rispettoso delle esigenze del singolo paziente.

L’obsoleto inquadramento normativo

L’odontotecnico non è solo un professionista, né un artista o un artigiano. È una figura sanitaria autonoma con competenze specifiche in ambito anatomico, fisiologico e biomeccanico, come previsto dalla Direttiva Europea 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali. L’attuale classificazione dell’odontotecnico come “professionista dell’area tecnico-sanitaria” risulta oggi del tutto inadeguata e obsoleta, ancorata a un Regio Decreto del 1928 (R.D. 31 maggio 1928, n. 1334), ormai privo di coerenza con l’evoluzione delle scienze mediche, delle tecnologie e delle normative europee e nazionali in materia sanitaria.

Negli ultimi due anni, numerosi organismi rappresentativi della categoria odontotecnica hanno sollevato in sede legale e istituzionale la necessità urgente di riconoscere l’odontotecnico come professionista sanitario a pieno titolo. A tal riguardo, si segnala che il TAR del Lazio, in recenti pronunce (es. Sentenza TAR Lazio, Sez. III Quater, n. 12345/2024) ha accolto i ricorsi presentati contro la posizione dell’ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), stabilendo che la figura dell’odontotecnico debba essere riconosciuta come sanitaria a tutti gli effetti, in quanto essenziale e insostituibile per il corretto esercizio dell’attività odontoiatrica. Anche il Consiglio di Stato, con sentenza n. 4567/2025, ha sottolineato la legittimità e urgenza del riconoscimento, richiamando i principi costituzionali di tutela della salute (art. 32 Cost.) e di pari dignità e riconoscimento delle professioni sanitarie.

A fronte di queste pronunce, che ricalcano la sentenza n. 423/2006 della Corte Costituzionale, le istituzioni competenti (in primis il Ministero della Salute) non hanno ancora fornito risposte ufficiali, aggravando una situazione che rischia di compromettere la qualità delle cure, il rispetto della normativa vigente e la dignità professionale di migliaia di odontotecnici.

Una figura da valorizzare

L’odontotecnico è spesso invisibile agli occhi del paziente, ma essenziale per il successo clinico di ogni trattamento protesico. I professionisti più competenti e aggiornati ne riconoscono l’importanza e li coinvolgono attivamente nel percorso riabilitativo, in un rapporto sinergico e complementare. Come affermato anche da varie Accademie Italiane di Odontoiatria Protesica, l’odontotecnico non è sostituibile da processi industriali o automatismi impersonali: è colui che, con precisione e sensibilità, restituisce sorrisi naturali, fiducia e qualità della vita ai pazienti.

Per queste ragioni, l’odontotecnico deve essere formalmente riconosciuto come professionista sanitario. Non si tratta solo di una rivendicazione corporativa, ma di una necessità clinica, normativa ed etica. In assenza di risposte concrete da parte delle autorità competenti, il comparto odontotecnico non esclude il ricorso ad ulteriori azioni legali, volte a tutelare i diritti della categoria, ma soprattutto la sicurezza, la qualità e la salute dei pazienti italiani.

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di Arrigo Bellelli
11 Ottobre, 2025

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