Infezioni Sessualmente Trasmissibili in aumento: l’allarme dell’Istituto Spallanzani

La crescita del tasso di positività dei 3.500 test per HIV in sei mesi allo Spallanzani è la bassa attività di prevenzione tra i ragazzi
La crescita del tasso di positività dei 3.500 test per HIV in sei mesi allo Spallanzani è la bassa attività di prevenzione tra i ragazzi

I casi di Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST) sono in continuo aumento, soprattutto fra i giovani. A lanciare l’allarme è l’Istituto nazionale per le malattie infettive (Inmi) “Lazzaro Spallanzani”. L’istituto nei primi sei mesi del 2025 ha effettuato quasi 3.500 test per l’Hiv con un tasso di positività del 2,4%. Si tratta di un dato in crescita rispetto al 2024, quando i test erano stati 1.379 con l’1,6% dei soggetti testati risultati positivi. L’istituto romano, durante la “Settimana della Scienza”, ha organizzato due proiezioni di film per parlare ai ragazzi di IST. Anche per sifilide, gonorrea e clamidia sono stati intensificati i controlli: oltre 1.500 test per la sifilide e più di 1.300 per le altre malattie sessualmente trasmissibili nei primi sei mesi del 2025 con una crescita dei test esponenziale, +500% dal 2023 al 2025.

L’iniziativa dello Spallanzani

«I ragazzi – spiega Valentina Mazzotta, responsabile dell’Ambulatorio Counseling test e profilassi Hiv e Ist – oggi si avvicinano presto al sesso, ma molti non conoscono le IST, le loro conseguenze o gli strumenti di prevenzione, e la consapevolezza è ancora bassa. Nel Lazio – ha proseguito – oltre il 10% delle nuove diagnosi di Hiv nel 2023 ha riguardato ragazzi sotto i 25 anni. Un dato che conferma la necessità di intervenire su informazione e prevenzione tra i giovani. In generale, la fascia più colpita per le nuove diagnosi di Hiv è quella tra i 20 e i 34 anni. Stiamo facendo più test e quindi emergono più infezioni. Parte dell’incremento è legata all’aumento delle persone che usano la Prep (Profilassi pre-esposizione) e che si sottopongono a controlli regolari».

Le misure di contrasto

La Dott.ssa Barbara Suligoi, Direttrice del Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità, raggiunta dai nostri microfoni ha affermato che le IST sono in aumento «perché abbiamo smesso di preoccuparcene. Non ci sono campagne informative o a favore dei preservativi; non ci sono programmi scolastici di educazione affettiva e sessuale; non ci sono accessi assistenziali efficaci per gli adolescenti, soprattutto maschi, che presentano i primi sintomi. Questa situazione fa sì che la percezione del pericolo sia minore, mentre aumentano le occasioni e l’abitudine ai rapporti occasionali».

L’Italia non è l’unico Paese che sta vedendo riapparire le IST. Ad esempio, il servizio sanitario nazionale inglese sta per lanciare un vaccino contro la gonorrea. Quest’iniziativa è dovuta al record di casi mai registrati dal 1918, anno di inizio della sorveglianza sulla malattia: nel 2023 superavano quota 85.000, triplicando il dato del 2012. Difatti, la gonorrea è attualmente la seconda malattia sessualmente trasmissibile più comune sia nel Regno Unito sia in Europa dove è preceduta dalla clamidia.

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di Arrigo Bellelli
19 Ottobre, 2025

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