«Consumo di tabacco dei giovani in aumento»: i dati dell ISS

Preoccupa il policonsumo, lasciato incontrastato da vuoti normativi e controlli superficiali da parte dei commercianti. lo studio ha coinvolto 8mila rispondenti. Fumano o utilizzano sigarette elettroniche il 37,4% tra i 14 e i 17 anni
Il consumo di tabacco e derivati nei giovani italiani è in costante aumento

In occasione del No Tobacco Day che si è celebrato il 31 maggio l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato i dati del consumo di tabacco e prodotti simili dei giovani italiani. L’utilizzo di sigarette e affini è aumentato fra i consumatori più giovani, arrivando a quasi il 40% degli studenti delle superiori. Si tratta di dati in controtendenza rispetto ai fumatori adulti che stanno diminuendo, ma già riscontrati lo scorso anno. Preoccupa gli esperti il cosiddetto policonsumo, ovvero il consumo di più sostanze che provocano dipendenza, contenenti la nicotina in questo caso.

I dati sul consumo di tabacco dei giovani

Lo studio dell’ISS ha coinvolto più di 8.000 ragazzi. Fumano o svapano il 7,5% degli studenti italiani tra gli 11 e i 13 anni per più di 240.000 ragazzi. Il dato sale al 37,4% tra gli studenti di 14-17 anni, ossia circa 865.000 ragazzi e ragazze. Fra gli studenti delle scuole medie hanno fatto uso di sigarette tradizionali, prodotti a tabacco riscaldato o sigarette elettroniche negli ultimi 30 giorni i ragazzi (7,6%) rispetto alle ragazze (6,9%), mentre nelle scuole superiori sono state le ragazze (42,1% contro 32,2%). Risulta quasi raddoppiato il fenomeno del policonsumo. Se nel 2022 era pari al 26,0% tra gli 11-13enni e al 38,7% tra i 14-17enni, nel 2025 questa percentuale è pari al 45,5% tra i primi e al 70,7% tra i secondi.

Tra gli studenti che hanno utilizzato un prodotto contenente tabacco o nicotina nel mese antecedente la rilevazione, è preoccupante il dato relativo a coloro che lo hanno fatto per più di 20 giorni: tra gli studenti 11-13enni il 9,0% ha consumato la sigaretta tradizionale, il 9,7% un prodotto a tabacco riscaldato, il 16,0% la sigaretta elettronica. Le percentuali aumentano sensibilmente nei ragazzi più grandi (40,5% per la sigaretta tradizionale, 34,8% per il tabacco riscaldato, 35,9% per la sigaretta elettronica), denotando un consumo abituale.

Il consumo di tabacco o nicotina si concentra nei fine settimana o nei giorni di festa. Tra gli studenti consumatori di sigarette elettroniche il prodotto viene utilizzato prevalentemente con liquidi contenenti nicotina (65,5% degli 11-13enni e 86,8% dei 14-17enni). All’incirca uno su cinque dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni intervistati afferma che i loro genitori sono a conoscenza del fatto che fumi o svapi: questa percentuale sale a quasi uno studente su due tra i ragazzi di 14-17 anni. Il luogo in cui i ragazzi vedono altri consumare questi prodotti è sempre la scuola, specialmente nelle superiori (80% dichiara vedere ogni giorno qualcuno fumare o svapare).

Esempio di policonsumo: i sacchetti di nicotina

Chiamate anche nicotine pouches, sembrano chewing-gum ma sono dispositivi che rilasciano nicotina direttamente in bocca e stanno spopolando fra i giovani. Non contengono tabacco a differenza dello snus che è molto utilizzato nel nord Europa, ma nicotina in forma di sali, aromi e altre sostanze. Non comportano combustione, vapore o odore: si posizionano tra gengiva e labbro e lì rilasciano, lentamente, la nicotina attraverso le mucose orali. La quantità di nicotina nei sacchetti non ha limiti prestabiliti e non sempre è dichiarata sull’etichetta.

Il progetto ESPAD®Italia 2024, che monitora il consumo di sostanze psicoattive tra i 15 e i 19 anni, attesta a quasi 170.000 gli studenti che hanno provato almeno una volta i pouches. Di questi, oltre 130.000 li hanno usati nell’ultimo anno, 70.000 nel solo ultimo mese e il loro consumo è più che raddoppiato rispetto all’anno scorso. Infatti, nel 2024 lo aveva provato almeno una volta il 3,8% dei ragazzi fra i 14 e i 17 anni, oggi l’8,2%. Tra chi utilizza nicotine pouches vi è un maggiore utilizzo di altre fonti di nicotina. L’88-89% degli studenti che hanno usato nicotine pouches hanno fumato anche sigarette tradizionali e più della metà è un fumatore quotidiano. I 15-19enni utilizzatori di nicotine pouches consumano in percentuali maggiori anche le sigarette elettroniche, le sigarette senza combustione e il tabacco da sniffo o fiuto.

La semplicità con cui si possono acquistare è un grave problema. Soprattutto online, ma anche fisicamente, questi prodotti sono accessibili senza alcun controllo sull’età dell’acquirente come dimostrato da un’inchiesta di Altroconsumo firmata da Stefania Villa. Inoltre, c’è anche un vuoto normativo che richiede di essere colmato. A differenza di sigarette ed e-cig, i pouches non sono soggetti a limiti precisi sulla quantità di nicotina né a vincoli stringenti sulla promozione. Inoltre, pagano meno tasse rispetto ad altri prodotti del tabacco o dispositivi elettronici da inalazione.

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