La Commissione Europea il 23 luglio ha adottato il piano di lavoro annuale del maggiore programma sanitario comunitario: EU4Health. Il piano di lavoro 2025 riflette anche le priorità espresse nelle lettere di missione della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ai Commissari competenti. Esso rafforza inoltre l’attuazione della normativa esistente in materia di minacce sanitarie, dispositivi medici, valutazione delle tecnologie sanitarie, sostanze di origine umana e farmaci.
Il budget totale stanziato supera i 570 milioni di euro, 480 dei quali verranno gestiti direttamente dalla Commissione o da sue agenzie esecutive come l’European Health and Digital Executive Agency attraverso bandi e approvvigionamenti. I restanti, invece, da banche di sviluppo, agenzie di sviluppo nazionali e organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il programma ha ricevuto una riduzione ai propri fondi di 1 miliardo di euro rispetto al passato. Per questo motivo, la Commissione per supportare il servizio sanitario comunitario ricorrerà anche ad altri programmi come Orizzonte Europa, Europa digitale o il Fondo Sociale Europeo Plus.
In cosa consiste il programma sanitario EU4Health
EU4Health, istituito con il Regolamento 2021/522 del Parlamento Europeo e del Consiglio il 24 marzo 2021, è il programma sanitario più ambizioso mai intrapreso dall’UE. È stato creato in risposta alla pandemia di COVID-19, che ha messo in luce le fragilità dei sistemi sanitari e la necessità di un coordinamento più forte a livello europeo. Il programma si inserisce nel Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e contribuisce in modo significativo alla ripresa post-pandemica. Il suo scopo principale è migliorare la salute pubblica, promuovere la prevenzione delle malattie, proteggere i cittadini da minacce sanitarie gravi e transfrontaliere, garantire un accesso equo a farmaci e dispositivi medici, sostenere l’innovazione e rafforzare i sistemi sanitari dei Paesi membri, anche attraverso la trasformazione digitale e l’uso intelligente dei dati sanitari.
Il programma agisce in sinergia con altre politiche e strumenti dell’UE, come Horizon Europe, in particolare attraverso la Missione sul cancro, e si allinea con la nuova piattaforma STEP (Strategic Technologies for Europe Platform), che promuove investimenti in tecnologie critiche come le biotecnologie. L’obiettivo è sostenere l’economia europea nel rispetto dei principi di sostenibilità, tutela della salute pubblica e protezione dell’ambiente. Un ruolo centrale è attribuito allo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS), il cui nuovo quadro regolatorio è stata adottata nel febbraio 2025. Questo intende offrire ai cittadini un accesso più semplice e sicuro ai propri dati sanitari, promuovendone inoltre il riutilizzo per finalità di ricerca e innovazione.
Il piano di lavoro per il 2025
Il programma è attuato attraverso piani di lavoro annuali e quello per il 2025 si articola in sei grandi aree d’intervento, l’ultima delle quali raccoglie i progetti minori. La prima riguarda la preparazione alle crisi, includendo il sostegno all’Autorità di Preparazione e Risposta alle Emergenze Sanitarie (HERA). Si tratta della voce di bilancio più pesante di tutte all’interno del documento e prevede anche un progetto di sorveglianza One Health. La seconda si concentra sulla promozione della salute e la prevenzione delle malattie. Per esempio, attraverso i programmi sovvenzionati in questa sezione si intende combattere il consumo di tabacco.
Il terzo settore d’intervento, considerato una priorità di bandiera, affronta il cancro, le malattie cardiovascolari e altre patologie non trasmissibili. La Commissione intende combattere queste patologie attraverso il potenziamento dei programmi di prevenzione, in particolar modo quelli di screening. La quarta area tematica verte sul rafforzamento dei sistemi sanitari e della forza lavoro in sanità. Per sviluppare questa area tematica l’UE ha in programma, ad esempio, l’implementazione delle legislazioni su farmaceutica, tecnologie sanitarie e test clinici. La quarta sezione del documento riguarda la transizione digitale, prevedendo investimenti sulle strutture digitali e banche dati sanitari comunitarie.
Le azioni previste per il 2025 saranno orientate anche alla riduzione delle disuguaglianze, con attenzione alle persone vulnerabili, alle aree rurali, remote e ultraperiferiche, e a un approccio inclusivo e sensibile alle questioni di genere. La partecipazione alle attività sarà aperta a enti pubblici, privati, ONG e organizzazioni internazionali, inclusi soggetti provenienti da Paesi terzi, a condizione che rispettino le normative europee, in particolare quelle sulla protezione dei dati personali.