I dati del bollettino sul Covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) relativi alla settimana dell’11-17 agosto attestano un andamento stabile rispetto alla settimana precedente. L’incidenza di casi diagnosticati e segnalati è la stessa rispetto alla settimana scorsa: 1 caso per 100.000 abitanti, ovvero poco più di 800 casi assoluti.
I dati del bollettino sul Covid-19 dell’ISS
L’incidenza più elevata è stata riportata in Emilia-Romagna (3,7 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (0,2 casi per 100.000 abitanti). Abruzzo, Calabria, Marche, Piemonte, Sardegna, Umbria e Valle d’Aosta non hanno segnalato casi. Le fasce di età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono 70-79, 80-89 e +90 anni. Maggiore è l’età, maggiore è il tasso di ospedalizzazione: nelle fasce 80-89 e +90 anni è pari rispettivamente a 11 e 18 per 1.000.000 abitanti. L’incidenza settimanale è sostanzialmente stabile in tutte le fasce d’età, così come l’età mediana alla diagnosi: 63 anni. Il Covid continua, inoltre, a colpire leggermente di più le donne.
L’indice di trasmissibilità (Rt), calcolato con dati estratti il 20 agosto e basato sui casi con ricovero ospedaliero al 5 agosto, è pari a 1,34 (1,1-1,61). Si tratta di un leggero aumento rispetto alla settimana precedente in cui l’indice Rt si attestava a 1,12 (0,87-1,39). Invece, la percentuale di reinfezioni è del 39% circa, in diminuzione rispetto alla settimana precedente. I decessi e i ricoveri in terapia intensiva sono stabili, nonostante il tasso di ospedalizzazione abbia conosciuto una piccola crescita.
In aggiunta, i dati del bollettino dell’ISS sul Covid relativi al mese di luglio hanno evidenziato la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di sequenziamenti attribuibili alla variante Stratus (XFG). XFG presenta un profilo mutazionale distinto con alterazioni concentrate nella proteina Spike rispetto a Nimbus. Alcune di queste mutazioni sono associate a un aumento della capacità di evadere gli anticorpi neutralizzanti, risultando quindi in una maggiore contagiosità del virus.
La situazione in Europa
In Europa diversi Paesi sono andati incontro a un aumento degli indicatori di circolazione del virus nella settimana dal 23 al 29 agosto. Ad attestarlo è l’ultima relazione del Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc). Lo stesso report, però, dice anche che i ricoveri e i decessi sono inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024. L’Ecdc avverte che l’immunità della popolazione potrebbe essersi in parte ridotta, a seguito di un inverno caratterizzato da una bassa diffusione del virus. La positività ai test per Sars-CoV-2 è oggi superiore a quella di altri virus respiratori e, in Europa come in Italia, le fasce anziane sono quelle maggiormente a rischio. Da qui la raccomandazione mantenere alta la guardia, attuando innanzitutto delle semplici mosse id prevenzione come indossare le mascherine e lavarsi regolarmente le mani.