Il convegno di ATS Brianza sul Risk Management in RSA e RSD

Importante momento di condivisione e confronto tra l’ATS della Brianza e rappresentanti delle strutture sociosanitarie del territorio
Importante momento di condivisione e confronto tra l’ATS della Brianza e rappresentanti delle strutture sociosanitarie del territorio

Un momento formativo, ma anche e soprattutto un momento di confronto, sul tema della gestione del rischio cadute in RSA e RSD si è svolto lunedì 29 settembre presso il teatro Binario 7 di Monza. L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Brianza ha, infatti, organizzato un convegno dal titolo “Risk Management in RSA e RSD, la gestione del rischio cadute” dove i docenti, provenienti da diverse esperienze e formazione hanno contribuito ad arricchire le conoscenze condividendole con i discenti e creando spiragli di miglioramento delle realtà. Le cadute rappresentano una delle principali criticità che si verificano nelle RSA e RSD. Secondo l’OMS degli anziani che vivono in RSA circa il 30-40% subisce almeno una caduta all’anno.

Conoscere per migliorare

«Il tema del Risk Management – spiega il Risk Manager di ATS Brianza e responsabile scientifico del convegno, Dott.ssa Elena De Giosa – è uno dei più sentiti dagli operatori sociosanitari che in prima persona lo affrontano e lo gestiscono, secondo le loro conoscenze, esperienze e formazione. Ed è su questo punto che noi come ATS possiamo dare un contributo offrendo loro stimoli, promuovendo la condivisione di buone pratiche ed esperienze che possono volgere al miglioramento».

Il Dott. Sgambetterra, Risk Manager di strutture anche nel territorio lombardo, ha relazionato sulla consapevolezza del rischio. La Dott.ssa Casè, Responsabile SS Vigilanza e Controllo Strutture Sociosanitarie di ATS Brianza, geriatra di formazione, ha invece evidenziato le relazioni tra invecchiamento, fragilità e disabilità. La Dott.ssa De Giosa e la Dott.ssa Moscheni Risk Manager della ASST Sette Laghi, hanno parlato dell’importanza dell’incident reporting nella prevenzione e della centralità del ruolo della comunicazione, tra operatori delle strutture, e tra questi e residenti e caregiver.

Il Dott. Pierangelo Mo e la Dott.ssa Bellon, professionisti di Relyens, si sono focalizzati sulla tematica della responsabilità delle strutture coinvolte e degli operatori sanitari in caso di denunce di parenti o ospiti. Una relazione che ha destato curiosità e stimolato domande è stata quella del Direttore Sanitario della RSA Machiavelli Matteo Nino Corgiolu, che ha condiviso la sua esperienza relativamente all’uso di un sistema di intelligenza artificiale per la prevenzione delle cadute.

L’impegno verso il territorio

«L’obiettivo di ATS Brianza – evidenzia il Direttore Generale, Dott.ssa Paola Palmieri – è quello di affiancare il territorio affinché vengano incrementate le conoscenze in ambiti di Risk Management e le strutture territoriali possano essere accompagnate verso un miglioramento continuo nel rispetto delle normative nazionali e regionali. Crediamo sia fondamentale, non solo programmare e governare un territorio secondo linee ed indicazioni dettate a livello nazionale, non solo svolgere il controllo o l’Accreditamento delle strutture sanitarie private e pubbliche, ma anche progettare ed attuare attività di promozione della salute pubblica, prevenire e provvedere ad un’educazione sanitaria del territorio, e favorire l’integrazione tra servizi sanitari, socio‑sanitari, sociali».

Il Dott. Antonio Colaianni, Direttore Sociosanitario di ATS Brianza ha sottolineato: «ATS promuove la condivisione delle conoscenze affinchè le strutture possano essere sempre più rispondenti ai bisogni delle persone fragili, in un contesto sociodemografico ed economico che richiede risposte nuove rispetto al passato». Nelle sue conclusioni il direttore ha sintetizzato i principali punti su cui occorre concentrare le energie e citato più volte il valore del Piano Sociosanitario Regionale che ha delineato le priorità da seguire, tra cui la prevenzione che contribuisce al mantenimento delle autonomie e alla qualità della vita, ritardando la dipendenza funzionale. Il corso ha registrato più di 100 presenze e un grande interesse da parte dei partecipanti. Non sono infatti mancati momenti di discussione e confronto, domande ai relatori e condivisione di buone pratiche.

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di Arrigo Bellelli
24 Ottobre, 2025

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