Il territorio dell’ULSS 9 Scaligera in questo periodo è interessato dall’insorgenza di diversi casi umani di infezione da virus di Chikungunya. Si tratta di una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette che ha colpito in alcune zone in particolare, fra cui quella di Verona. Fra i sintomi della malattia figurano febbre alta, dolori articolari e muscolari, mal di testa, nausea, vomito, affaticamento ed eruzione cutanea.
Fronteggiare il virus di Chikungunya
La strategia di debellamento del virus di Chikungunya è fondata su due pilatri: gli interventi di disinfestazione da parte degli enti competenti e la collaborazione della cittadinanza. Il suo ruolo, scrive l’ULSS 9 Scaligera nel suo comunicato, è fondamentale il bene di tutta la comunità. Allo stesso tempo, tutte le istituzioni sono impegnate nel contrastarne la diffusione: amministrazioni comunali, ULSS 9 Scaligera e i Dipartimenti regionali di Prevenzione e di Prevenzione. Sono stati effettuati interventi straordinari di disinfestazione delle aree interessate dai contagi, ma è fondamentale la collaborazione dei singoli cittadini. Perciò, è stata attivata una massiccia campagna di sensibilizzazione per fornire alla popolazione indicazioni e informazioni per contenere i focolai attualmente presenti. Queste contromosse vedono la stretta collaborazione e supervisione dell’Istituto Zooprofilattico veneto e dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il decalogo per la cittadinanza
L’Istituto Zooprofilattico del Veneto ha redatto poche ma rigorose le regole da seguire che indicano come difendersi dal virus di Chikungunya. Il decalogo è stato stilato per guidare l’azione di prevenzione in compito alla cittadinanza. Seguirlo contribuirà non solo a evitare le punture di zanzara, ma anche a interrompere il ciclo riproduttivo delle zanzare stesse. Il decalogo prevede:
- Eliminare i contenitori che possono accumulare acqua anche in piccole quantità, come secchi e sottovasi, e ricordarsi di tenerli sempre capovolti;
- Evitare il ristagno di acqua nei vasi e sottovasi all’aperto oppure svuotarli almeno una volta alla settimana: le uova di zanzara non si sviluppano e le larve vengono eliminate;
- Coprire con zanzariere o teli di plastica vasche e bidoni senza lasciare fessure: così si impedisce la deposizione delle uova;
- Mettere pesci in fontane e vasche all’aperto: si nutrono delle larve di zanzare;
- Trattare i tombini privati e le vasche all’aperto con larvicidi seguendo le istruzioni in etichetta;
- Utilizzare zanzariere alle finestre; l’aria condizionata tiene lontano le zanzare;
- In ambienti chiusi o riparati si possono usare diffusori di insetticidi: ricordarsi di arieggiare il locale prima di soggiornarvi;
- Proteggersi dalla puntura delle zanzare con repellenti registrati e di comprovata efficacia, seguendo attentamente le istruzioni riportate sul prodotto;
- Indossare vestiti preferibilmente di colore chiaro, senza lasciare aree estese del corpo scoperte.
L’appello dell’ULSS 9 Scaligera
L’appello delle Istituzioni e dell’ULSS 9 Scaligera è quindi quello di attenersi scrupolosamente alle raccomandazioni sopra richiamate. Inoltre, rimane utile prestare attenzione anche a piccoli ma importanti accorgimenti che possono fare la differenza. Ne sono degli esempi dotarsi di repellente, indossare vestiario coprente quando si frequentano luoghi all’aperto (particolarmente esposti alla presenza di zanzare) ed evitare che si formino ristagni di acqua. Giardini privati, vasi e sottovasi di piante e fiori posizionati all’aperto, sono habitat dove le zanzare riescono a riprodursi facilmente e in grande quantità.
L’Azienda ULSS 9 Scaligera invita infine la popolazione a tenersi aggiornata su queste tematiche consultando i canali istituzionali dell’ente, che sono tenuti costantemente aggiornati.
