La denuncia del FoSSC: «LEA fermi da anni e disuguaglianze in crescita»

Cognetti, Coordinatore FoSSC: «Il ritardo di 8 anni rischia di far diventare obsolete le modifiche ai LEA ancor prima che entrino in vigore»
Cognetti, Coordinatore FoSSC: «Il ritardo di 8 anni rischia di far diventare obsolete le modifiche ai LEA ancor prima che entrino in vigore»

Nonostante la disponibilità delle risorse e l’urgenza delle innovazioni previste, i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sono bloccati da oltre due anni. Il ritardo, causato da uno stallo burocratico tra Governo e Regioni, mette a rischio il diritto alla salute, aggravando le disuguaglianze tra Nord e Sud. L’allarme lanciato dal Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri ed Universitari (FoSSC) evidenzia una situazione ormai insostenibile. Intanto, cure oncologiche innovative e prestazioni salvavita restano fuori dalla portata dei più vulnerabili e la sanità pubblica rischia di accrescere le disuguaglianze invece di colmarle.

L’allarme lanciato dal FoSSC

«Da più di 2 anni sono fermi ai blocchi di partenza i nuovi LEA» avverte Francesco Cognetti, Coordinatore FoSSC. «Nonostante i numerosi appelli, i LEA tardano ad essere attuati e, quando lo saranno, dovranno essere considerati già vecchi e quindi da riformare di nuovo. Il complesso di tutti questi provvedimenti, di cui peraltro esiste la copertura finanziaria, è già pronto da molti mesi. Tuttavia, non è ancora stato attuato per lo stallo burocratico che si è venuto a creare tra Governo centrale e Conferenza Stato-Regioni. Il tutto a svantaggio dei cittadini. Quelli che se lo possono permettere sono costretti a spostarsi dalle Regioni più povere a quelle meglio dotate per usufruire di questi servizi, mentre i più poveri ne rimangono privi».

«Gli standard di attuazione dei LEA nel 2023 pubblicati recentemente dal Ministero della Salute – sottolinea Cognetti – mettono in evidenza una situazione di particolare gravità, con un divario tra Nord e Sud che rimane molto netto. Ci sono anche dei peggioramenti significativi di alcune Regioni rispetto ai dati 2022: parliamo di Lazio, Sicilia, Lombardia e Basilicata. Stiamo parlando di LEA e, quindi, di strumenti che necessariamente devono essere garantiti a tutti i cittadini. Inoltre, questi dati si riferiscono a quelli che, ben 8 anni fa, erano stati giudicati elementi assistenziali essenziali. Negli ultimi 8 anni, gli avanzamenti nel settore della Sanità sono stati tali da considerare gli elementi finora presi in considerazione ormai in parte obsoleti».

I provvedimenti al palo

Le novità che introdurrebbero i provvedimenti attualmente fermi riguardano aspetti fondamentali di prevenzione, diagnosi e terapia, con un impatto concreto sulla salute dei cittadini. Tra le misure previste vi è l’estensione degli screening preventivi e della sorveglianza attiva per i tumori al seno e alle ovaie, rivolti in particolare alle donne portatrici di mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2, note per aumentare il rischio oncologico. Oltre a ciò, è previsto l’inserimento di nuove prestazioni sanitarie, esenzioni e tecnologie diagnostiche e terapeutiche all’interno dei LEA, rendendo più accessibili cure innovative e strumenti avanzati di diagnosi.

Un altro punto centrale riguarda l’introduzione di 45 pannelli di test molecolari applicabili a 22 differenti tipi di tumori solidi ed ematologici. L’obiettivo è quello di orientare in modo sempre più preciso la scelta terapeutica, utilizzando uno o più dei 62 farmaci a bersaglio molecolare già approvati e rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. In aggiunta, ci sarebbe l’inserimento dei test genomici per il carcinoma mammario ormonoresponsivo in stadio precoce. Questi test permettono di personalizzare il trattamento adiuvante, aumentando l’efficacia delle cure e riducendo significativamente il rischio di recidiva. Si tratta di misure che potrebbero riguardare almeno 10.000 donne ogni anno. Tuttavia, al momento, queste prestazioni sono garantite solo grazie a finanziamenti temporanei provenienti da fondi speciali, in attesa che vengano ufficialmente incluse nei LEA.

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