Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato con venticinque voti favorevoli, dodici contrari e un astenuto il nuovo piano sanitario e sociale integrato 2024-2026. Il piano consiste in un importante strumento di programmazione per rispondere alle sfide, sempre più complesse, che i sistemi di welfare si trovano ad affrontare. «Il piano – sottolinea il Presidente Eugenio Giani – si regge su pilastri che mirano a ripensare i modelli organizzativi del sistema sanitario, sociosanitario e sociale per realizzare una crescita che tenga conto della lotta alle disuguaglianze, la garanzia di un futuro sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale».
Il rifiuto di un modello prestazionale
Gli obiettivi generali messi in fila dal piano sanitario e sociale integrato sono molti e articolati:
- La promozione della salute e di corretti stili di vita in tutte le politiche;
- Lo sviluppo di un nuovo modello di assistenza territoriale;
- Il rafforzamento dell’integrazione sociale, socio-sanitaria e delle politiche di inclusione per rispondere in maniera adeguata alle nuove forme di fragilità e ridurre il più possibile le disuguaglianze;
- Una maggiore integrazione tra rete ospedaliera e servizi territoriale promuovendo la circolarità delle reti;
- Il garantire appropriatezza delle cure e governo della domanda per ridurre le pressioni sul sistema sanitario pubblico;
- La trasformazione digitale del sistema sanitario rafforzando l’ecosistema che già esiste;
- La transizione ecologica e le politiche territoriali.
L’Assessora alle politiche sociali Serena Spinelli ha sottolineato come quello toscano voglia rappresentare un cambio di passo. Infatti, l’Assessora ha dichiarato che «All’ottica di un modello solo prestazionale noi rispondiamo con la programmazione di percorsi condivisi. La frammentazione del sistema fiscale e il definanziamento di fatto del fido sanitario nazionale spingono verso una sanità privata. Il nostro modello è una sanità pubblica ad accesso universalistico, dove la responsabilità della cura delle persone è una responsabilità collettiva e delle istituzioni e che comporta una presa in carico pubblica, con servizi di prossimità e percorsi personalizzati, in alleanza con il terzo settore da coinvolgere sempre di più attraverso la co-programmazione. Una programmazione condivisa, un sistema sanitario capace di rispondere ai bisogni di una popolazione che invecchia, della cronicità e della non autosufficienza, così come delle persone con disabilità, che non ci chiedono solo assistenza ma diritti e opportunità di autodeterminazione».
Una risposta One Health
«Il piano sanitario e sociale integrato della Regione Toscana è realtà» commenta l’Assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini. «Ci accompagnerà nella realizzazione del nuovo modello di assistenza territoriale: un piano sviluppato tenendo conto dell’approccio One Health, che riconosce la profonda interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, e propone strategie capaci di affrontare in maniera integrata le sfide del futuro: dai cambiamenti climatici alla diffusione di nuove patologie, dalla prevenzione al benessere complessivo delle comunità».
L’Assessore ha continuato: «È un risultato collettivo che ci consegna una strategia precisa in materia di tutela e promozione del diritto alla salute e una visione chiara per il futuro del nostro sistema di welfare. Un sistema in cui la persona è al centro, i percorsi sempre più coordinati e l’innovazione si coniuga con l’equità, senza lasciare indietro nessuno». L’Assessora Spinelli ha evidenziato come il piano sanitario e sociale integrato sia «Una strategia precisa in materia di tutela e promozione del diritto alla salute e una visione chiara per il futuro del nostro sistema di welfare. Un sistema in cui la persona è al centro, i percorsi sempre più coordinati e l’innovazione si coniuga con l’equità, senza lasciare indietro nessuno».