I giovani rispetto al passato mostrano una combinazione di maggiore apertura verso la salute mentale e spirito critico nei confronti dei social. I fattori legati a interazione sui social, aspettative sociali e utilizzo del tempo online giocano un ruolo importante nel determinare il loro benessere mentale. Chi ha fra i 18 e i 34 anni, inoltre, sente una certa pressione da parte della società di dover apparire sempre al meglio. Questo è ciò che emerge dall’indagine Salute mentale 2025, condotta da Doxa.
Un tema generazionale
Nei giovani tra i 18 e i 34 anni emerge una forte propensione a cercare supporto professionale in caso di disturbi mentali. Infatti, il 72% dichiara che, in caso soffrisse di un disturbo mentale, sarebbe intenzionato a parlarne con uno psicologo, un counselor o uno psichiatra. A seguire ci sono la famiglia (56%) e gli amici o conoscenti (38%), mentre solo una minoranza farebbe ricorso a piattaforme online anonime (11%) o a figure religiose o spirituali (10%). Soltanto il 2% preferirebbe non ne parlerebbe con nessuno, tre anni fa gli italiani che avrebbero agito così erano l’8%. Questi dati sono il segno di una maggiore apertura generazionale al dialogo sul benessere mentale.
Il rapporto con i social network
La metà di coloro che appartengono alla fascia di età 18-34 anni ritiene che il tempo speso online influenzi il proprio benessere mentale. Prevedibilmente, mostrano una sensibilità particolare su identità digitale e rapporto con i social media: il 44% si riconosce nell’idea che “siamo ciò che facciamo apparire”, e oltre la metà (51%) sente la pressione di aderire a determinati standard estetici online. Tuttavia, solo il 29% ritiene che le persone sui social siano realmente come appaiono, evidenziando un certo grado di consapevolezza critica rispetto all’autenticità dei contenuti digitali.
Il 53% degli intervistati di questa fascia di età dichiara di sentire l’aspettativa di dover essere sempre “al meglio” in ogni situazione, sia virtuale che reale, abbia un’influenza sul loro benessere. Il 48% dei giovani si sente influenzato dal continuo confronto con gli altri sui social media. Va nella stessa direzione il dato per cui il 59% dei 18-34enni dopo aver navigato sui social si sente sempre o spesso inadeguato. L’influenza dei trend del momento è avvertita dal 47% dei giovani e ovviamente è la fascia d’età maggiormente sensibile a questo fenomeno. I feedback ricevuti sui social, come “like” o commenti, influisce sul benessere mentale del 45% dei giovani.
