Welfare, in Basilicata una nuova “economia della cura”

Da un'economia dipendente da grandi settori industriali ad una fondata su welfare comunitario e qualità della vita, con il benessere della persona al centro
Da un'economia dipendente da grandi settori industriali ad una fondata su welfare comunitario e qualità della vita, con il benessere della persona al centro

Un nuovo modello di welfare per la Basilicata, focalizzato sul benessere e la cura della persona, da realizzare attraverso un ampio partenariato che coinvolga Regione, Inps, istituzioni e ordini professionali. Questo l’obiettivo dell’incontro tra Cosimo Latronico, Assessore Regionale alla Salute, Gabriele Fava, presidente Inps, e il consigliere Pasquale Di Matteo, che ha segnato l’avvio di una collaborazione che vada nella direzione del nuovo modello di welfare regionale.

Basilicata terra di cura e accoglienza

«La Basilicata può diventare la Regione della cura, del benessere e dell’accoglienza» asserisce l’Assessore Latronico. «Un luogo in cui chi ci vive e chi sceglie di trasferirsi trovi non solo assistenza e qualità della vita, ma anche comunità e nuove opportunità di lavoro. Costruiamo relazioni e ponti per fare della Basilicata una terra che accoglie e sostiene, che garantisce benessere ai lucani e, allo stesso tempo, sa attrarre cittadini del Nord Europa interessati a vivere in un contesto ambientale e sociale di qualità. È una sfida che unisce solidarietà e crescita economica, aprendo la strada a una vera economia della cura».

Una filiera della cura come motore di sviluppo

Punto centrale della strategia è una vera e propria “filiera della cura”. Questa prevede la partecipazione attiva di istituzioni, enti locali e professionisti, e mette al primo posto la persona e il suo benessere e che renda il concetto del “prendersi cura” il motore di sviluppo sociale ed economico. Questa è la visione che ha portato all’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0. «La Basilicata è sempre stata terra di solidarietà e reti sociali» ha aggiunto l’Assessore. «Oggi dobbiamo ricostruire quel patrimonio a partire dai borghi e dalle comunità locali, generando una nuova rete sociale che accoglie, supporta e vigila. Da qui può nascere lavoro qualificato e stabile».

Risposta concreta alle crisi in atto

La promozione di un simile modello di welfare in Basilicata è una naturale risposta alle trasformazioni in atto – crisi demografica, spopolamento, transizione produttiva – le quali impongono un ripensamento dei modelli di sviluppo. Tali modifiche devono trasformare un’economia dipendente da grandi settori industriali esterni a un modello fondato su welfare comunitario e qualità della vita. Nel concreto, la realizzazione di tale modello si basa su un partenariato ampio che vede il coinvolgimento di Inps, istituzioni, ordini professionali. L’obiettivo è riportare le politiche sociali al centro della programmazione regionale e guidare una transizione che faccia della qualità della vita un attrattore competitivo. «Investire nel welfare – conclude Latronico – significa non solo tutelare i più fragili, ma anche immaginare un futuro in cui la Basilicata diventa terra di benessere, accoglienza e sviluppo».

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