Il piano della Regione Basilicata per abbattere le liste d’attesa

Su proposta dell'Assessore alla Salute, Cosimo Latronico, la Giunta regionale ha approvato provvedimenti finalizzati a ridurre in maniera significativa i tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale
Su proposta dell'Assessore alla Salute, Cosimo Latronico, la Giunta regionale ha approvato provvedimenti finalizzati a ridurre in maniera significativa i tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale

La Giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, ha approvato due importanti provvedimenti finalizzati a ridurre in maniera significativa i tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. Si tratta di un intervento straordinario e integrato che prevede, da un lato, il potenziamento dell’attività del personale sanitario dipendente delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale e, dall’altro, il coinvolgimento delle strutture private accreditate e contrattualizzate già collegate al Centro Unico di Prenotazione (CUP) regionale.

«Con questi due provvedimenti – ha dichiarato l’assessore Cosimo Latronico – la Regione Basilicata mette in campo un’azione straordinaria per affrontare le criticità delle liste d’attesa. Abbiamo stanziato oltre 3,4 milioni di euro per prestazioni aggiuntive e recuperato più di 2 milioni per coinvolgere le strutture private accreditate e contrattualizzate. Ridurre le liste d’attesa – ha aggiunto – non è solo un obiettivo organizzativo, ma una questione di equità sociale e di tutela del diritto alla salute».

Il problema delle liste d’attesa

La Basilicata non è l’unica Regione che sta affrontando questa sfida delle liste d’attesa sempre più lunghe che impediscono di accedere ai servizi sanitari. La Sardegna, ad esempio, ha proprio in questi giorni approvato un programma mirato al loro abbattimento. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha creato un numero telefonico dedicato per la prenotazione di prestazioni di controllo oncologiche. L’utilizzo di questo numero è riservato a chi ha il codice d’esenzione 048, con l’obiettivo di abbattere i tempi d’attesa per questi esami cruciali.

Le conseguenze delle liste d’attesa ricadono tutte sul cittadino, costretto a rivolgersi al privato per accedere alle cure o, nello scenario peggiore, a rinunciarci in caso non ne abbia la disponibilità economica. Nel 2024 quasi un italiano su 10 è stato costretto a rinunciare alle cure. Non si tratta di una questione recente, perché dall’inizio della pandemia il numero di coloro che hanno dovuto rinviare o abbandonare prestazioni sanitarie necessarie è cresciuto di anno in anno. La novità sta che fra il 2023 e il 2024 c’è stato l’aumento più marcato, passando dal 7,5% al 9,9%.

Prestazioni aggiuntive del personale in servizio presso le Aziende sanitarie regionali

Con l’approvazione dei Piani attuativi aziendali 2025, la Regione ha ripartito e assegnato quasi 3,5 milioni di euro alle Aziende Sanitarie regionali. Questi fondi ridurranno le liste di attesa tramite il potenziamento dell’offerta assistenziale in relazione alle visite diagnostiche e specialistiche per l’anno corrente, ricorrendo all’utilizzo di prestazioni aggiuntive del personale in servizio presso le Aziende Sanitarie regionali.

Il piano riguarda attività di endoscopia digestiva, cardiologia, radiologia, senologia, neurologia, endocrinologia, oculistica, ortopedia, pneumologia, urologia e altre branche specialistiche. Inoltre, è ribadita la raccomandazione di estendere l’erogazione delle prestazioni anche nei giorni di sabato e domenica e in fasce orarie più ampie, come previsto dalla legge nazionale, per rispondere in maniera concreta alla domanda crescente.

Prestazioni tramite strutture private accreditate e contrattualizzate

Inoltre, la Giunta ha approvato un piano operativo che rimodula le azioni da attuare per il recupero delle prestazioni di specialistica ambulatoriale in lista d’attesa. Queste potranno essere svolte dalle strutture private accreditate e contrattualizzate, che afferiscono al CUP. L’iniziativa prevede l’utilizzo di risorse non utilizzate entro il 2024, pari complessivamente a poco più di due milioni di euro. Quasi 1,3 milioni andranno all’Azienda Sanitaria di Potenza e il resto a quella di Matera.

Le prestazioni interessate comprendono visite cardiologiche, ginecologiche, neurologiche, oculistiche, ortopediche, gastroenterologiche, ecografie, TAC, risonanze magnetiche ed esami diagnostici ad alta priorità. I cittadini potranno prenotare queste prestazioni tramite il CUP con le stesse modalità delle strutture pubbliche, senza alcun costo aggiuntivo.

L’attuazione di entrambe le misure sarà oggetto di un monitoraggio costante da parte degli uffici regionali. È, inoltre, in fase di avvio la Piattaforma Nazionale di Telemedicina, la cui regia è affidata all’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali. La Piattaforma consentirà di verificare i tempi di erogazione e i volumi di attività in tutte le Aziende sanitarie, garantendo la massima trasparenza.

Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp

Ti potrebbe anche interessare:

di Arrigo Bellelli
19 Settembre, 2025

ARTICOLI CORRELATI

Vedi tutti gli articoli della sezione:

Il 4-5-6-7 novembre 2025 questo e molti altri temi importanti per il futuro della sanità saranno al centro di Welfair, la fiera del fare Sanità a Fiera di Roma che riunisce gli esperti e le esperte di governance dell’intera filiera sanitaria.
Vedi programma.

Iscriviti gratuitamente e velocemente per partecipare

Cerca

Compila il form per scaricare il Libro bianco

ISCRIVITI