Il Ministero della Salute ha istituito un tavolo tecnico sulla nutrizione dei neonati

Fra gli obiettivi figura promuovere l’allattamento al seno, «forma di nutrizione più completa e protettiva per il neonato» dichiara Gemmato
Fra gli obiettivi figura promuovere l’allattamento al seno, «forma di nutrizione più completa e protettiva per il neonato» dichiara Gemmato

Il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha firmato il decreto che istituisce un tavolo tecnico per promuovere iniziative sulla corretta alimentazione nella prima infanzia e favorire la nascita di nuove banche del latte umano donato. L’obiettivo è inoltre creare una rete, a livello regionale e interregionale, che colleghi le strutture già esistenti, così da garantire l’accesso al latte materno anche ai neonati ricoverati in ospedali privi di banca del latte.

Istituito presso il Dipartimento One Health del Ministero della Salute, il tavolo tecnico sulla nutrizione avrà durata triennale e vedrà la partecipazione di rappresentanti delle direzioni e dei dipartimenti ministeriali competenti, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Protezione Civile, delle Regioni e Province autonome, delle società scientifiche e delle associazioni dei pazienti.

Garantire l’accesso al latte materno

Il tavolo tecnico sulla nutrizione avrà compiti precisi: elaborare proposte per diffondere pratiche di sana alimentazione nei primi mesi di vita, con una particolare attenzione all’allattamento al seno e all’utilizzo del latte umano donato. Si tratta di un’iniziativa condivisa con Regioni, società scientifiche, l’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato e le associazioni dei genitori di bambini prematuri, che da tempo sollecitano un coordinamento nazionale.

«L’allattamento al seno è riconosciuto dalla comunità scientifica come la forma di nutrizione più completa e protettiva per il neonato» spiega Gemmato in un comunicato. «Il latte materno non solo garantisce un apporto nutrizionale ottimale, ma protegge da molte malattie e infezioni. È particolarmente prezioso per i bambini prematuri o ricoverati. Per questo ho voluto istituire un tavolo tecnico che favorisca una rete efficiente di banche del latte in tutto il Paese, così da assicurare pari opportunità di accesso a questo alimento essenziale anche dove una banca del latte non è presente».

Il ritardo culturale dell’Italia

I primissimi mesi di vita lasciano un’impronta indelebile sulla salute del neonato, influenzandone lo stato di salubrità per tutto il resto della sua vita. «Nei primi 1000 giorni il cervello si sviluppa rapidamente e le esperienze iniziali sono determinanti per la formazione delle capacità cognitive, motorie, sociali ed emotive» afferma la Dott.ssa Cristina Panizza, consigliere della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica (FNOPO).

«L’allattamento al seno ha un impatto significativo sullo sviluppo e la salute dei bambini, come anche su quella materna» riferisce Panizza. «Purtroppo, i dati ci dicono che i tassi di allattamento sono ancora troppo bassi. Infatti, un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità del 2022 attesta che solamente il 46,7% dei bambini a 2-3 mesi è allattato in modo esclusivo». La percentuale scende al 30% quando il periodo di riferimento si allunga a 4-5 mesi. «C’è anche un’elevata variabilità regionale caratterizzata da quote più basse nel Sud rispetto al Centro-Nord. Si spazia dal 29,6% della Sicilia e il 62,5% della Provincia Autonoma di Trento, mentre il 55% della restante popolazione di donne riferisce di non allattare per dichiarata scarsità di produzione di latte».

«Nonostante ciò, le evidenze scientifiche ci dicono che solo una piccola percentuale di donne, circa il 5%, ha condizioni reali che impediscono l’allattamento. La causa di questi numeri sta nel fatto che nella nostra società la cultura dell’allattamento è poco diffusa. La maggior parte delle difficoltà deriva da fattori socioculturali, come la scarsa informazione e il supporto insufficiente, inteso come offerta di servizi qualificati e con personale formato per trattare le problematiche in allattamento» conclude Panizza.

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di Arrigo Bellelli
3 Ottobre, 2025

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