Attesi per questa stagione oltre 15 milioni di casi d’influenza

Scotti (segretario generale Fimmg): «Igiene delle mani, mascherina, dieta e vestirsi bene le regole di prevenzione»
Scotti (segretario generale Fimmg): «Igiene delle mani, mascherina, dieta e vestirsi bene le regole di prevenzione»

In arrivo i primi casi di influenza e con essi la necessità di sfoderare le armi per proteggersi da un virus che, quest’anno, sembra essere particolarmente temibile. Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei Medici di Medicina Generale (Fimmg) sottolinea come «l’epidemia che sta arrivando sia piuttosto aggressiva, come abbiamo osservato dall’andamento in Giappone, dopo aver visto la stagione in Australia».

Fabrizio Pregliasco, professore associato di Igiene presso Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano, ha infatti spiegato ai microfoni di RaiNews come in questa stagione influenzale si contino ben 262 agenti infettivi. In aggiunta, in Australia e Giappone sono apparse due nuove varianti di virus influenzale che hanno messo a dura prova i sistemi sanitari: l’H3N2 e il B Victoria. Per questi motivi ci si attende anche per questa stagione più di 15 milioni di influenzati. Nella scorsa si superarono i 16 milioni e fu record.

Le azioni di prevenzione

«Il primo consiglio, a prescindere dalla Regione in cui si vive – spiega Scotti – è vaccinarsi. E questo è un imperativo se parliamo di persone fragili, quelle che hanno patologie croniche, gli anziani dopo i 60 anni e bambini per i quali sono disponibili le formulazioni con lo spray nasale». Un’altra arma di prevenzione da rispolverare è «l’attenzione all’igiene delle mani. Serve lavarle spesso e con attenzione evitando, in generale, di toccarsi bocca e naso».

In luoghi affollati e sui mezzi pubblici «soprattutto per i soggetti che hanno patologie croniche, usiamo la mascherina. Se si hanno dei sintomi, poi, è un elemento di civiltà metterla» sottolinea il segretario. «Le mascherine, in questa fase, dovrebbero essere usate dai malati per proteggere gli altri. Ma io la consiglio sempre anche ai soggetti fragili in ambienti chiusi. Sui treni per esempio. Uno starnuto diffonde rapidamente i virus anche a distanza, ricordiamoci quindi di mettere un fazzoletto o il gomito davanti alla bocca e al naso quando accade».

Un altro fronte di prevenzione è la dieta. «In primo luogo, serve bere molto per idratarsi e favorire l’eliminazione di ospiti indesiderati. Un’alimentazione con più verdura e frutta che contiene vitamina C, inoltre, permette di migliorare la resistenza del nostro sistema immunitario alle aggressioni virali. Perché ricordiamo che non tutte le persone che hanno un contatto con un virus si ammalano. Abbiamo contatti giornalieri con molti virus e il nostro sistema immunitario è capace di risolvere il problema anche in maniera asintomatica, se è forte».

Attenzione alle temperature

Un altro consiglio «è la vecchia raccomandazione delle nonne: vestirsi a cipolla, a più strati, in questo periodo di sbalzi termici. In modo da evitare di coprirsi troppo quando sale la temperatura e poi scoprirsi troppo quando poi sudiamo. È proprio quello il momento in cui favoriamo l’irritazione delle mucose delle vie aeree. L’irritazione poi favorisce a sua volta l’attecchimento delle virosi e delle malattie a scambio respiratorio».

E poi i nipoti e nipotini «stiano attenti ai nonni lavandosi le mani e usando le mascherine se hanno ha qualche sintomo o se i loro compagni di scuola ne hanno», raccomanda Scotti. Sarebbe utile, infine, «a scuola fintanto che le temperature restano miti, tenere mezza finestra aperta nelle classi ed evitare anche un iper riscaldamento quando si accederanno i termosifoni perché anche un ambiente troppo caldo e poco umidificato asciuga le mucose irritandole. E così diventano terreno fertile per il virus», conclude Scotti.

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di Arrigo Bellelli
24 Novembre, 2025

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