L’opinione: cosa vuol dire umanesimo digitale?

Le tecnologie creano connessioni, non creano relazioni. La sfida per la sanità digitale non è tecnologica ma etica, dice Alessandra Bertucci (Responsabile Innovazione e Promozione Sanità Digitale SORESA SpA).
L'immagine raffigura un bussola su un veliero e rappresenta metoforicamente le scelte di govenro sanitario che indirizzano le nuove tecnologie digitali a semplificare e umanizzare il percorso della persona

Conditio sine qua non: “persone ed operatori al centro in una dimensione umanizzata che non si esaurisca solo in protocolli da subire e da applicare, bensì contempli un approccio olistico“.

“Quando inventi la nave inventi anche il naufragio” diceva il filosofo Paul Virilio. La digitalizzazione in sanità ha in sé promesse e minacce perché racchiude una relazione complessa e dall’esito variabile: quella tra l’umano e la tecnologia. Non stupisce che la percezione delle innovazioni tecnologiche in sanità – come in ogni ambito della nostra vita – ondeggi tra la catastrofe ed un’attitudine euforica, in molti casi. 

Irreversibile, ma non preordinato

Esiste una realtà: la digitalizzazione della sanità è irrinunciabile quanto irreversibile. Ma esiste la possibilità di una scelta, ovvero: la sanità digitale non può prescindere dalla componente umana e dalla centralità della persona.

Le tecnologie tout court creano connessioni, non creano relazioni. Le relazioni implicano l’umano “patire” e la considerazione della complessità dell’altro. 

Ma cosa vuol dire umanesimo digitale? Quale connotazione assume nei sistemi sanitari sia per gli utenti finali che per gli operatori? L’umanesimo digitale è un paradigma in grado di armonizzare tecnologia e valori umani? Oppure l’Umanesimo digitale è un ossimoro? 

umano e tecnologia sanità
Alessandra Bertucci

Per Julian Nida-Rumelin – filosofo contemporaneo, l’Umanesimo digitale sarebbe un ossimoro, solo se si considerasse di per sé il digitale un nuovo Umanesimo o, un Transumanesimo che dismette l’umano. Forse “dovremmo pensare ad un nuovo Umanesimo che si serva delle potenzialità digitali per rendere più vivibile il nostro mondo”. 

Chi sono i soggetti dell’umanesimo digitale in Sanità? Possiamo affermare che le tecnologie dirompenti, senza etica, diventano disumanizzanti; ascrivono la complessità ad un modello algoritmico. Basta digitalizzare i processi esistenti? O bisogna ripensare i modelli di cura? Possiamo pensare all’umanesimo digitale come ad un fattore strategico e soluzione innovativa, che armonizza tecnologia e valori umani? Qual è la sfida per la sanità digitale e, cosa si intende per umanesimo digitale in sanità.

La sfida per la sanità digitale non è tecnologica ma etica

Perché la vera sfida è non disgiungere il paradigma digitale da quello umano, ma integrarli. La vera sfida – dunque –  è non riparare nelle innovazioni dirompenti, relegando la via dell’Umanesimo all’obsolescenza. Il riparo nella tecnologia senza etica perde l’umano. Quanto all’umanesimo digitale in sanità occorre ribadire che l’umanesimo digitale non ha posizioni difensive, né intende inibire lo sviluppo tecnologico nel tempo dell’Intelligenza Artificiale.

La tecnologia non è né buona, né cattiva

Noi abbiamo bisogno del digitale in sanità: è necessario. La tecnologia non è né buona, né cattiva: è la forma che le tributiamo a determinarne la vis minacciosa o favorevole per l’essere umano.

L’umanesimo digitale in sanità non rifiuta le tecnologie ma non vuole – nemmeno – prescindere dalla componente umana delle cure e dalla umanizzazione di questo processo. Il Covid ha messo alla prova la tenuta del nostro Servizio Sanitario accelerando la trasformazione digitale e organizzativa verso un “Modello di connected care umanizzata”, orientato al territorio e in grado di rispondere alle necessità assistenziali delle persone e di garantire, al contempo, la sicurezza degli operatori.

Conditio sine qua non: umanizzare anche per gli operatori 

Il concetto di continuità della cura umanizzata è il fulcro dell’avvicinamento della Sanità al Paziente e risulta essenziale per ogni sistema sanitario che voglia realizzare un nuovo modello di Sanità etico. Le precondizioni per l’umanizzazione della sanità, tuttavia, non si risolvono solo nella formazione del management e del personale sanitario, ma richiedono anche la realizzazione di condizioni altrettanto umanizzate per gli operatori sanitari.

La sintesi

Ed emerge dai lavori che possiamo pensare all’umanesimo digitale come ad una dimensione strategica e soluzione innovativa, che armonizza tecnologia e valori umani. Umanesimo della sanità digitale, dunque, significa accogliere l’umana complessità e generare valore con il supporto delle tecnologie che sono un mezzo, mentre il fine è la persona e  “il tempo di relazione è tempo di cura”.

Questa riflessione nasce dall’evento Umanesimo digitale in Sanità

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