Progetto CUORE e le regole del ISS sul consumo di sale

Pressione alta: in Italia colpisce quasi metà degli uomini e il 39% delle donne, ma un terzo non lo sa. ISS: ridurre il consumo di sale è una delle strategie chiave.
Progetto CUORE

Quasi un italiano su due soffre di ipertensione arteriosa, ma un terzo della popolazione ignora di avere questo disturbo. È il dato allarmante emerso dai primi risultati del Progetto CUORE, la grande indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), presentati in occasione della Giornata Mondiale contro l’Ipertensione del 17 maggio. La malattia, che interessa un adulto su tre a livello globale, è tra le principali cause di morte prematura e disabilità nel mondo.

“Nel campione esaminato nel biennio 2023-2024, il 49% degli uomini e il 39% delle donne risulta iperteso, ovvero con valori di pressione superiori a 140/90 mmHg o in trattamento farmacologico specifico”, spiegano Luigi Palmieri e Chiara Donfrancesco, ricercatori dell’ISS. Ancora più preoccupante il fatto che circa un terzo delle persone con pressione alta non sappia di esserlo.

Una malattia silenziosa ma letale

L’ipertensione, ricordano gli esperti, è spesso asintomatica. Non dà segnali evidenti, ma logora lentamente cuore, cervello, reni e occhi, aumentando esponenzialmente il rischio di infarto, ictus, insufficienza renale, demenza e cecità. Per questo la diagnosi precoce è fondamentale: “Basta una semplice misurazione regolare della pressione arteriosa per accorgersene”, precisano gli esperti.

L’indagine HES–Progetto CUORE, condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 35 e i 74 anni, ha evidenziato valori medi di pressione arteriosa pari a 134/80 mmHg negli uomini e 126/75 mmHg nelle donne.

Sale: il nemico invisibile

Tra i principali responsabili dell’aumento della pressione c’è lui, il sale da cucina. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il consumo quotidiano non dovrebbe superare i 5 grammi (un cucchiaino). Eppure, i dati più recenti del Progetto CUORE 2023 mostrano una media di 9,3 grammi negli uomini e 7,2 grammi nelle donne. Solo il 9,2% degli uomini e il 23,7% delle donne rispetta le raccomandazioni dell’OMS.

In Italia, grazie agli sforzi di monitoraggio e prevenzione attuati dal Ministero della Salute – come il Programma “Guadagnare Salute” e il Piano Nazionale della Prevenzione – si è osservata una riduzione del consumo medio di sale del 12% tra il 2008-2012 e il 2018-2019. Ma non basta.

La Settimana mondiale per la riduzione del sale

Dal 12 al 18 maggio 2025 si è svolta la 17ª edizione della Salt Awareness Week, promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH). Lo slogan di quest’anno, “It’s time to swap out the salt!”, è un invito esplicito a modificare le abitudini a tavola, scegliendo spezie ed erbe aromatiche al posto del sale e prestando attenzione al sodio nascosto nei prodotti industriali.

“La maggior parte del sale che assumiamo quotidianamente non viene aggiunto a tavola, ma è già presente negli alimenti confezionati”, sottolineano i nutrizionisti della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), che hanno rilanciato la campagna “Meno sale più salute… in 5 mosse!”.

Le cinque mosse prevedono:

  1. Controllare le etichette e scegliere prodotti a basso contenuto di sale
  2. Usare aromi, erbe e spezie al posto del sale
  3. Limitare i cibi pronti e privilegiare quelli freschi
  4. Ridurre gradualmente il sale in cucina
  5. Non portare il sale a tavola

L’obiettivo dell’OMS: -33% entro il 2030

Nel 2013, l’OMS ha fissato l’obiettivo di ridurre del 25% la prevalenza globale di ipertensione entro il 2025, con un ulteriore target di -33% entro il 2030. Traguardi ambiziosi ma possibili solo attraverso una revisione radicale degli stili di vita.

Tra i fattori di rischio più rilevanti: dieta ricca di sodio e povera di potassio, sovrappeso, alcol, fumo, sedentarietà e stress cronico. L’adozione di uno stile di vita sano è la prima arma per prevenire l’insorgenza dell’ipertensione e per gestirla efficacemente nei soggetti già colpiti.

In sintesi: cosa possiamo fare?

  • Misurare la pressione regolarmente, anche in assenza di sintomi
  • Limitare il consumo di sale, scegliendo alternative più salutari
  • Adottare una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura
  • Fare attività fisica regolare e ridurre lo stress
  • Controllare l’etichetta dei prodotti alimentari

Prevenzione e consapevolezza restano gli strumenti più efficaci per vincere la battaglia contro l’ipertensione. Perché anche piccoli cambiamenti quotidiani possono fare una grande differenza nella nostra salute e nella nostra longevità.

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