Le verdure crucifere sono amiche del tuo colon

Una nuova meta-analisi conferma l’associazione inversa tra consumo di crucifere e rischio di cancro del colon: ne bastano 40 grammi al giorno
Una nuova meta-analisi conferma l’associazione inversa tra consumo di crucifere e rischio di cancro del colon: ne bastano 40 grammi al giorno

Il cancro del colon è oggi il terzo tumore più diagnosticato al mondo e la seconda causa di morte per cancro. Ogni anno ne vengono diagnosticati circa 1,9 milioni di nuovi casi e si attestano ben 900.000 decessi. Tra i fattori che influenzano il rischio di sviluppare questa malattia, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale e può essere modificata per ridurre il rischio. In particolare, un gruppo di verdure aiutano a prevenirlo: le cosiddette crucifere. Broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, verze e rape contengono glucosinolati, sostanze che, durante la digestione, si trasformano in isotiocianati, ovvero composti bioattivi con potenziali proprietà antitumorali.

La modalità di ricerca

Per chiarire questo aspetto, dei ricercatori cinesi hanno condotto una nuova meta-analisi, cioè una sintesi sistematica di diversi studi scientifici. Gli scienziati hanno cercato tutte le ricerche disponibili su Embase, Scopus, Web of Science, PubMed e Cochrane Library fino al 28 giugno 2025, selezionando con criteri rigorosi sia studi di coorte (che seguono le persone nel tempo) sia caso-controllo (che confrontano pazienti con la malattia con soggetti sani). In tutto sono stati analizzati sette studi di coorte e 10 casi-controllo per un totale di 97.595 pazienti.

Le analisi statistiche sono state condotte con il software Stata in versione 14.2. Per garantire l’affidabilità dei risultati, sono state fatte anche analisi per sottogruppi (per tipo di studio, area geografica e altri fattori) e controlli per verificare la presenza di bias di pubblicazione. Quest’ultima fase è stata attuata con test di Egger, indice LFK e metodo il trim-and-fill. Infine, per capire come varia il rischio in base alla quantità di verdure consumate è stato utilizzato il modello delle spline cubiche ristrette.

Cosa hanno scoperto

Secondo studi precedenti, gli isotiocianati aiutano l’organismo a neutralizzare sostanze cancerogene, favoriscono l’apoptosi, ovvero la morte delle cellule tumorali, e possono bloccare la crescita anomala delle cellule. Anche se altre ricerche avevano già mostrato un legame tra il consumo di crucifere e un minor rischio di tumore al colon. Tuttavia, finora non era chiaro quanta verdura fosse necessaria per ottenere questo effetto protettivo. La mancanza di dati quantitativi ha limitato l’applicabilità pratica di questi risultati nella prevenzione attraverso l’alimentazione.

La meta-analisi ha appurato che chi consuma più verdure crucifere ha un rischio più basso del 20% di sviluppare il cancro del colon. L’analisi dose-risposta ha mostrato che il rischio di cancro diminuisce progressivamente con l’aumento del consumo di verdure crucifere, almeno fino a un certo punto. Il beneficio maggiore si osserva con un consumo di circa 20–40 grammi al giorno, mentre oltre i 60 grammi al giorno, l’effetto si stabilizza. Anche se i risultati sono molto promettenti, gli autori invitano alla prudenza nell’interpretarli. Infatti, gli studi analizzati presentano alcune differenze nei metodi di raccolta dei dati, nella valutazione dell’alimentazione e nella presenza di fattori confondenti che non sempre possono essere completamente controllati.

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di Arrigo Bellelli
23 Ottobre, 2025

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